Secondo la rivista KHL, che ha recentemente pubblicato il suo report con la Top 50 globale sui noleggiatori di piattaforme aeree, il 2013 dovrebbe portare a una crescita del giro d’affari, anche se ridotta e pari a +4,4% rispetto al 2012. Si tratta di una decelerazione rispetto agli anni precedenti (quando era pari a +5,5%), ma pur sempre di una crescita.
Le incertezza sulla situazione economica europea, ma anche in alcuni dei principali mercati emergenti, è alla base delle performance complessive stimate per quest’anno. Gli USA sono invece fonte di crescita più sostenuta, come dimostrato dal leader indiscusso della classifica, United Rentals, e dal fatto che altri sei noleggiatori tra i primi dieci sono americani. United Rentals, in particolare, ha superato per la prima volta la soglia delle 100.000 macchine in flotta.
Tra le aziende europee, Lavendon e Cramo si mantengono tra le Top 1o, ma la prima cresce solo del 4%, e la seconda ha visto la flotta ridursi dell’1%. Peggio ancora vanno le cose per Loxam e Riwal, che abbandonano i primi dieci posti in classifica.
In tutti questi casi le performance sono influenzate dall’andamento non esaltante dei principali mercati europei.
Sul fronte delle costruzioni, ad esempio, Euroconstruct stima che il mercato si contrarrà del 3%, più del 2,5% stimato alla fine del 2012. Dovrebbe andare meglio nel 2014, quando crescerà del 5% invece che dell’1% stimato in precedenza.
La colpa è sempre della crisi, che colpisce in particolare paesi come Spagna e Portogallo, e i segmenti più dipendenti dalla spesa pubblica, come le grandi opere e l’ingegneria civile.
Per i noleggiatori di piattaforme europei, quindi, la speranza sarà anche per quest’anno la possibilità di individuare mercati alternativi a quello dell’edilizia.