Il noleggio a lungo termine, nel 2016, ha registrato un balzo del fatturato di mezzo miliardo, da 4,3 a 4,8 miliardi di euro, che, insieme alla significativa crescita di 90.000 unità della flotta gestita a fine 2016 (oltre 674.000 veicoli), evidenzia un nuovo ciclo di sviluppo che potrebbe continuare per i prossimi anni su ritmi sostenuti.
Complessivamente il giro d’affari è anche più ampio. Se si tiene conto anche della rivendita dei veicoli usati (un by-product che pone i noleggiatori come importanti operatori del mercato dell’usato), il fatturato dello scorso anno è arrivato a 6,5 miliardi, con oltre 600 milioni di crescita sul 2015.
La crescita è stata trainata principalmente dalla componente dei contratti di noleggio e dalle attività di pre-leasing che sono cresciute ambedue del 12%.
In Italia a fine 2016 circolavano circa 38 milioni di autovetture, di cui quasi 520.000 in noleggio a lungo termine. L’incidenza delle auto noleggiate a lungo termine sul parco circolante italiano è salita all’1,37% del totale ed è in costante crescita di anno in anno.
Relativamente alla composizione della flotta delle vetture, il segmento delle medie-superiori è cresciuto più degli altri (+15%), i gruppi delle city car e delle medie hanno registrato un aumento del 14%. La crescita delle utilitarie è stata meno contenuta (+12%), così come quella delle vetture superiori e alto di gamma, che sono aumentate rispettivamente del 10% e del 6%.
L’attuale fase di progresso è senz’altro guidata dalla crescita della penetrazione nelle piccole e micro flotte, e dai professionisti con partita IVA, ma potrebbe essere ulteriormente sollecitata da altri due grandi serbatoi potenziali di domanda: i consumatori privati, su cui già sussistono migliaia di contratti (almeno 15.000), e i veicoli commerciali leggeri.