HSS Hire verso la digitalizzazione, ma a che prezzo?

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L’emergenza che ha fatto seguito al diffondersi del Covid-19 ha portato con sé diverse problematiche. Al di là delle conseguenze puramente economiche o sanitarie, la pandemia è andata a sollecitare pensieri, idee, iniziative che fino a quel momento erano rimaste latenti. Anche se non in maniera omogenea, il Covid-19 ha gettato sulle nazioni colpite un lenzuolo di consapevolezza che fino a poco prima giaceva dimenticato in un cassetto.

Consapevolezza su temi e questioni differenti, ma soprattutto consapevolezza delle potenzialità del digitale.

Nei mesi di quarantena sono state decine e decine le aziende che, quando possibile, hanno abbracciato l’idea dello smart working; sono proliferati i siti di e-commerce, le pagine Facebook, gli strumenti digitali di comunicazione che fino a quel momento non erano nemmeno mai stati considerati.

E, nell’era di un 2020 controverso, la cosa è sembrata subito interessante. Le aziende si sono rinnovate o hanno iniziato un percorso per farlo, hanno capito che nel digitale non avrebbero trovato una minaccia ai propri affari.

Sembra strano averci pensato solo nel 2020, dico io. Ma, stando alle ultime notizie che arrivano dal mondo del noleggio, non posso far altro che chiedermi: le aziende, le multinazionali, le società…hanno davvero capito come sfruttare al meglio le opportunità che arrivano dal digitale?

Il caso della digitalizzazione HSS Hire

Queste considerazioni sono mosse da quanto sta accadendo in Gran Bretagna negli ultimi giorni. Come riporta anche International Rental News, HSS Hire ha deciso di chiudere 134 dei suoi 240 magazzini, sparsi sul suolo inglese.

Il motivo che ha portato l’azienda inglese a compiere questa scelta è molto semplice: a causa del Covid-19, HSS Hire ha subito una perdita di fatturato del 22 per cento nei primi sei mesi dell’anno. Nel momento in cui la pandemia stava dilagando, ha scelto di chiudere l’intero network di magazzini, congedando il 60 per cento dei propri dipendenti.

Tuttavia, nonostante fosse evidente l’impatto causato dal Covid, per HSS Hire la chiusura di magazzini è stata forse il vero momento rivelatore. Gli utilizzatori del noleggio, infatti, hanno trovato una via alternativa di rimanere in contatto con l’azienda e di eseguire i propri ordini, andando a sfruttare i canali digitaliil telefonole email.

Questo cambiamento e allontanamento dalle filiali sia per quanto riguarda gli ordini che per quanto riguarda il loro adempimento, è un’accelerazione dei cambiamenti nel comportamento dei clienti a cui stavamo assistendo da diversi anni. La pandemia ha dimostrato che ci sono costi più bassi e un business più snello a cui il mondo del noleggio può aderire.
Estratto del comunicato ufficiale rilasciato da HSS Hire

Un processo che, stando al comunicato di HSS, era nell’aria già da diversi anni. La situazione determinata dalla pandemia non ha fatto altro che concretizzarlo e farlo atterrare sulle scrivanie dei manager dell’azienda inglese. Di conseguenza, HSS Hire ha deciso di investire in maniera corposa nelle piattaforme digitali, andando a ridurre notevolmente i punti fisici.

Steve Ashmore, CEO di HSS Hire, ha dichiarato di credere molto nella resilienza che l’azienda sta dimostrando. I risultati dell’ultimo mese lo hanno convinto di essere sulla strada giusta. Gli investimenti digitali fatti fino a questo momento sono stati fondamentali. Grazie alla nuova strategia digitale HSS Hire vuole consolidare la propria differenziazione su un mercato competitivo, grazie a un’offerta incentrata sul cliente.

Cambio di paradigma

Quindi, veniamo a noi. Quello di HSS è un cambiamento epocale. Spostare gran parte della propria attività dai punti fisici all’online è sicuramente una scelta nata da analisi, considerazioni, valutazioni. Il mese di Settembre ha portato all’azienda, paragonando i dati a quello dello scorso anno, il 90 per cento di recupero sulle perdite di fatturato. Questo ha fatto sì che 2/3 dei dipendenti prima congedati potesse tornare al lavoro e riprendere la propria attività.

Forse sarò un po’ cinica, ma mi chiedo: la scelta che HSS Hire ha deciso di compiere è positiva sotto tutti i punti di vista?

Per essere schietti, onestamente non credo.

Innanzitutto perché è una decisione che porta con sé tanti punti luce, come il fatto di essere “sempre a portata di mano” per i clienti, che possono rimanere in contatto con HSS Hire attraverso una serie di strumenti digitali. Un modo per raggiungerli lungo tutta la nazione, cosa che porta con sé l’abbassamento dei costi fissi e una riconsiderazione di quelli variabili.

Ma è inevitabile che, dove c’è luce, ci sia anche un cono d’ombra. E nel caso di HSS Hire, forse, i coni d’ombra sono già molto estesi.

Innanzitutto dal punto di vista logistico. Il digitale ha sicuramente aiutato a raggiungere in maniera più ampia e consistente i clienti e i potenziali tali, ma con la riduzione dei magazzini fisici, l’organizzazione e la gestione degli ordini, rimarrà invariata? L’efficienza continuerà a essere la stessa? Il territorio nazionale sarà comunque coperto in maniera trasversale come prima?

Queste domande suscitano non pochi dubbi, nel momento in cui in un’organizzazione vai a togliere l’asset più importante, cioè le persone. Perché è vero che HSS Hire sta cercando di creare un network regionale di società che possano permettergli di mantenere la copertura, ma sarà sufficiente senza il know how acquisito da chi ha lavorato fin qui sul campo?

Insomma, il digitale è bello e suscita sempre un sacco di curiosità, ma spostare parte di un’attività lavorativa in un contesto online non vuol dire trasferire letteralmente un blocco che fino a quel momento era stato fisico.

Anzi, il trasferimento offline-online porta con sé diverse altre questioni logistiche di non semplice gestione…A meno che il tuo nome non sia Amazon.

Digitalizzazione HSS Hire…ma gli altri?

Altra perplessità che nasce dalla scelta di HSS Hire è quella relativa alle altre filiali. L’azienda inglese ha deciso di reinventare il proprio business a livello nazionale, coinvolgendo nella propria opera di digitalizzazione solo i magazzini presenti in Gran Bretagna.

Va da sé che, se davvero questa soluzione dovesse funzionare, risulterebbe appetibile anche agli occhi di altre nazioni. A quel punto, come potrà essere gestita la cosa? Si chiuderanno altri magazzini? Si andrà via via adottando sempre più un modus operandi alla Bezos? Oppure si cercherà il modo di limitare la digitalizzazione solo al territorio inglese?

Senza contare che questo ha degli effetti sul personale impiegato, forse uno dei primi aspetti che vi sarà saltato all’occhio. La chiusura di 134 magazzini, infatti, porta con sé il licenziamento di 300 persone. Persone che non potranno essere “trasferite online”, per il semplice fatto che forse non ne hanno ancora le competenze.

Digitalizzazione sì o no?

In conclusione, il tema del digitale è sicuramente aperto ed è un orientamento inevitabile. Ma possiamo già dire che forse non è sempre oro ciò che luccica. Il digitale ha sicuramente delle potenzialità, se sfruttato bene porta certamente dei risultati molto interessanti su cui costruire un business.

Ad esempio, nel nostro paese ha fatto irruzione la piattaforma di easyNoleggio, ma alle spalle sta cercando di costruire un solido network di persone competenti e macchine di qualità. Altri esempi, sempre da noi, sono già ai nastri di partenza, quindi la partita è aperta.

Ma non è una cosa semplice. Non è semplice nascere nel digitale, non è semplice trasferirsi nel digitale. Questo non significa che non si debba provare, anzi. Soprattutto in un momento storico come quello attuale, sperimentare è forse la cosa migliore (provare per credere…). Ma bisogna farlo con consapevolezza.

La stessa consapevolezza con cui abbiamo aperto questo articolo. Sono sicura che HSS Hire abbia dalla sua analisi, valutazioni, dati, informazioni certe che l’hanno portata a prendere questa decisione che, badate bene, è sicuramente sensazionale per il tipo di attività.

Ma, personalmente, non so capire se si tratti di una scelta geniale o di una decisione troppo avventata. Chi vivrà, vedrà, giusto?

HSS Hire verso la digitalizzazione, ma a che prezzo?

Tag dell'articolo: digitalizzazione

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