Questo è il secondo di una serie di post dedicati agli errori cognitivi; la scorsa settimana ci siamo occupati dell’effetto ancoraggio.
Gli errori cognitivi sono scorciatoie mentali o forme di semplificazione con cui cerchiamo (spesso sbagliando) di far fronte alla realtà che ci circonda. Riducendone l’impatto possiamo cercare di prendere decisioni migliori, sul lavoro e nella vita di tutti i giorni.
Oggi invece parliamo dell’euristica della disponibilità.
Come già visto la scorsa settimana, con il termine euristica si definisce una “scorciatoia mentale”, un ragionamento rapido che facciamo, a volte in modo conscio, a volte inconsciamente, per risolvere un problema nel minor tempo possibile.
L’euristica della disponibilità si verifica quando si tende a stimare la probabilità di un evento sulla base della vividezza e dell’impatto emotivo di un ricordo, piuttosto che sulla sua probabilità oggettiva. Questo perché ci si basa sui primi esempi che vengono in mente. Dal punto di vista mentale, questo probabilmente avviene perché se ci ricordiamo di qualcosa, deve essere perché è importante, o quantomeno più importante di altri eventi o fattori che non ricordiamo. Quindi tendiamo a dare più peso alle informazioni più recenti e alle ultime notizie.
Quando siamo più a rischio di caderci
L’euristica della disponibilità ci può riguardare tutte le volte che ci sono in ballo eventi o fattori particolarmente presenti sui media: ogni volta che un certo evento o fenomeno viene amplificato da giornali e televisioni le persone sono poste a pensare che esso sia più frequente di quanto non sia in effetti. Ad esempio, quando devono valutare la probabilità delle diverse possibili cause di morte, le persone tendono ad assegnare un peso maggiore ai fattori più noti, come gli omicidi o gli incidenti, invece che a cause meno sensazionali, come le malattie.
Un esempio famoso è costituito dagli attacchi di squali, molto meno rari di quello che si crede di solito. Animali di gran lunga più pericolosi per l’uomo (in termini di numero annuo di morti) sono infatti le zanzare, ma anche i cani (che trasmettono la rabbia mordendo) o… le vacche (che uccidono con calci o schiacciando le loro vittime).
A sentire i media, poi, sembra che qualsiasi personaggio dello spettacolo che muore sia destinato a lasciare un lungo strascico di polemiche e cause legali tra gli eredi. In realtà, anche se è vero che spesso le star dello spettacolo sono ricche (e magari hanno condotto una vita sregolata), in realtà il fatto è che nessuno ci racconta delle migliaia di personaggi dello spettacolo i cui eredi vanno d’amore e d’accordo.
In campo economico, invece, sono noti gli effetti dell’euristica della disponibilità sulle valutazioni degli operatori di borsa. Alcuni hanno mostrato come le previsioni degli analisti finanziari siano spesso influenzate dall’andamento attuale dell’economia: se il periodo è brutto, si tende a prevedere un perdurare della crisi, mentre se le cose vanno bene si tende a prevedere che lo faranno anche l’anno dopo. Questo perché le informazioni sulla economica attuale sono prontamente disponibili e praticamente sotto gli occhi di tutti giorni per giorno.
Senza contare le innumerevoli volte in cui una giornata particolarmente positiva o negativa in Borsa viene giustificata, in TV sui giornali e sul web, da una certa notizia: siccome tutti abbiamo bisogno di certezze, i commentatori cercano una spiegazione nel primo evento rilevante che trovano. Addirittura, il giorno in cui iniziò l’invasione dell’Iraq da parte degli USA, le borse mondiali prima scesero molto, poi rimbalzarono nel corso della stessa giornata. Ebbene, quel giorno l’invasione fu tranquillamente usata come motivazione sia del crollo che della salita dei listini, senza minimamente considerare che le due cose erano palesemente in contraddizione!
Uscendo dal campo finanziario, nella vita di tutti i giorni un caso innocuo di euristica della disponibilità si ha quando si gira in automobile: avete mai fatto caso che notiamo sempre le altre vetture della medesima marca o modello della nostra, automobili che fino al giorno prima della scelta non vedevamo neppure?
Anche nelle scelte strategiche e operative di tutti i giorni si può incappare in errori di valutazione dovuti all’effetto di disponibilità. Specialmente nel campo dei servizi, quando bisogna decidere la quantità di risorse da investire per la loro erogazione, basarsi sulla situazione più recente può essere un errore, specialmente nei momenti in cui la situazione di mercato è in fase di cambiamento.
I rimedi contro questo errore
L’unico modo, forse, per evitare di essere vittime dell’euristica della disponibilità è mantenere il senso della prospettiva. E per farlo occorre cercare di basare le proprie decisioni il più possibile su dati certi, o quantomeno su dati provenienti non dal “sentito dire” o dai titoli dei giornali, ma su analisi che cercano di prendere in considerazione, enumerandoli, tutti i fenomeni in gioco.
Anche un certo numero di telefonate a clienti o fornitori (però diversi tra loro per settori, aree geografiche e macchine usate) può essere sufficiente a comprendere se un certo fenomeno è solo l’effetto di una percezione amplificata dalla comunicazione o un fatto reale, o comunque credibile.