Seguendo un modello di concessione dei contenuti digitali a noleggio simile a quello delle app di Apple, sembra che Amazon abbia allo studio un sistema di abbonamento per la lettura dei libri online e sui suoi dispositivi (Kindle).
Il prestito avrebbe una durata prestabilita, dopodiché l’ebook diventa illeggibile e il lettore può decidere, di acquistarlo definitivamente o di noleggiarne un altro.
L’idea di massima di Amazon sarebbe quella di estendere la formula del programma Prime (il programma di consegna gratuita degli acquisti fisici, che negli USA consente anche di guardare film in streaming, per 79 dollari l’anno), anche alla sezione libri, con possibilità di coinvolgere anche i possessori di Kindle.
Il mercato ora é diviso tra chi sostiene che si tratta di un ottimo sistema per incentivare il consumo di libri, che quindi porta beneficio a tutta la filiera, e chi invece é scettico sulla reale possibilità di coinvolgere gli editori e, in particolare, altri soggetti pubblici (come le biblioteche). Logicamente, uno degli oggetti del contendere é la ripartizione dei ricavi tra gli editori e Amazon.
I dati sembrano dare ragione al colosso americano, visto che al momento sembrano aver aderito circa 150 editori, ma il numero potrebbe salire. Amazon, lo ricordiamo, ha già attivo negli USA un servizio di noleggio di libri di testo in formato elettronico per gli studenti di un certo successo
Un ultimo elemento da sottolineare è che, per una volta, il nostro paese non resta indietro su questo fronte. In alcune biblioteche italiane è già attivo un servizio di prestito e-book, avviato dalla MediaLibraryOnLine in collaborazione con Edigita (RCS, Feltrinelli, Garzanti e Bompiani), che rende accessibili agli utenti della libreria digitale tutti i titoli del catalogo, per un massimo di 2 settimane, a titolo gratuito.