Sabato 10 novembre si è conclusa a Piacenza la seconda edizione del GIC – Giornate Italiane del Calcestruzzo/Italian Concrete Days, l’unica manifestazione italiana dedicata alle macchine, alle attrezzature, ai prodotti e alle tecnologie per l’industria del calcestruzzo, la prefabbricazione e il ripristino delle strutture in calcestruzzo armato, anche in zone sismiche.
Si è visto un notevole incremento rispetto all’edizione inaugurale del 2016, nonostante la concomitanza con altri eventi consolidati quali l’Eima e soprattutto l’Ecomondo. Proprio a causa della sovrapposizione con la fiera di Rimini, il padiglione 2 dedicato alla demolizione controllata è stato forse quello che ha riscontrato un minor numero di visitatori rispetto ai padiglioni 1 e 3, ma la maggior parte degli espositori di quell’area si è detta piuttosto soddisfatta della qualità dei visitatori che si sono fermati ai loro stand. Con 245 espositori, 68 patrocini e 4.909 visitatori, il GIC rappresenta la conferma concreta dell’indice di gradimento da parte degli operatori di tutta la filiera. Gli ingressi sono stati monitorati, calcolati e profilati in tempo reale grazie ad un apposito software.
“La profilazione e l’individuazione delle aree geografiche di provenienza nazionali e internazionali rappresentano per noi un dato molto importante – spiega Fabio Potestà, Direttore della Mediapoint & Communications srl, società organizzatrice dell’evento – perché per la prossima edizione cercheremo di rafforzare i nostri sforzi commerciali proprio nelle aree geografiche e merceologiche risultate più “deboli.
Siamo soddisfatti dei risultati, sia in termini di espositori che di visitatori – continua Potestà – abbiamo toccato la soglia dei 5mila ingressi, ben più del doppio rispetto all’edizione inaugurale del 2016. Un dato significativo, anche tenendo conto della concomitanza con altre fiere nello stesso periodo e delle condizioni meteorologiche in alcune aree geografiche, che hanno sicuramente influito sull’affluenza.
Con il GIC l’Italia ha finalmente un evento specializzato dedicato all’intera filiera del calcestruzzo, con una valenza internazionale, considerando l’interesse che riscuote anche all’estero: non a caso tutti gli organizzatori delle maggiori fiere straniere non si sono lasciati sfuggire l’opportunità di visitare la nostra manifestazione. Numerosi sono stati anche i visitatori del comparto degli aggregati, in quanto l’inerte costituisce l’80 per cento del calcestruzzo. In generale – conclude Potestà – i visitatori erano qualificati e interessati al settore specifico, erano presenti anche i vertici delle più importanti cementerie italiane. Tutto questo è frutto della scelta strategica di dare alla fiera una connotazione fortemente specialistica”.
Ottimo anche l’andamento dei 22 convegni: molto frequentate le sale, elevato il livello dei relatori e mirati sul tema del calcestruzzo gli argomenti trattati. Innovazione, problematiche tecniche e strutturali, nuove normative, oltre a numerosi altri. Molto positiva anche la partecipazione espositiva dell’Aeronautica militare, che ha consentito sia agli espositori che ai visitatori del GIC di apprendere le attività specialistiche condotte dal 2° Reparto del Genio Aeronautico con sede a Ciampino; grande interesse ha suscitato anche il convegno organizzato con la collaborazione della ENAC e dell’Aeronautica militare, che ha consentito di conoscere l’importanza dell’attività di monitoraggio e di manutenzione delle piste, fondamentale ai fini della sicurezza dei voli e degli aeromobili.
Molto apprezzate dai visitatori anche le due mostre organizzate dall’Istituto Italiano del Calcestruzzo dal titolo “Concretezza”, all’interno del padiglione 3: due approfondimenti monotematici dedicati a due tra i più importanti progettisti italiani: “L’opera di Pier luigi Nervi nelle fotografie di Mario Carrieri” e “Sergio Musmeci: Il ponte sul Basento.
La prossima edizione del GIC si terrà, sempre a Piacenza, dal 29 al 31 ottobre 2020. La data è stata volutamente anticipata per evitare la sovrapposizione con altre due fiere che si tengono in concomitanza a Bologna e a Rimini.