Venerdì 16 giugno è stato approvato l’articolo 29 della Manovrina, un Decreto Legge riguardante disposizioni urgenti in materia finanziaria e misure per lo sviluppo, che stabilisce la possibilità per le imprese di trasporto pubblico regionale e locale di noleggiare i veicoli destinati al servizio di linea. Il provvedimento ammette la locazione per veicoli di anzianità massima di dodici anni e per un periodo non inferiore all’anno.
E’ un passaggio storico in termini di concorrenza, di apertura verso forme di gestione di questi veicoli, più smart ed economiche per le società di trasporto, che potrebbe avere ricadute positive nel breve-medio periodo per l’utente finale.
“Un passo in avanti verso la smart mobility, ancora oggi frenata anche da normative anacronistiche, come l’incomprensibile divieto di noleggio di alcune categorie di veicoli. Dopo i bus, attendiamo ora la liberalizzazione del mercato di veicoli industriali, NCC e taxi”. E’ questo il commento di ANIASA, l’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici di Confindustria, all’articolo 29 della cosiddetta “Manovrina” (D.L. 24 aprile 2017, n. 50, riguardante disposizioni urgenti in materia finanziaria e misure per lo sviluppo), approvata venerdì scorso, che stabilisce la possibilità per le imprese di trasporto pubblico regionale e locale di acquisire in locazione i veicoli destinati al servizio di linea (autobus, autosnodati, filobus).
L’articolo 29, dunque, modifica l’articolo 84 del Codice della Strada, che a partire dal 1992 consentiva il noleggio di veicoli per il trasporto fino a un massimo di 9 persone.
Ben venticinque anni sono passati, un periodo in cui il mondo è stato stravolto da nuove modalità di gestione delle cose e utilizzo dei mezzi.
Un lasso di tempo in cui la flotta a noleggio in Italia è cresciuta da 3mila a quasi 800mila veicoli; ogni giorno, per ragioni di business e turismo, 674mila persone utilizzano i servizi del noleggio a lungo termine, 89mila quelli del noleggio a breve termine e oltre 17mila quelli del car sharing.
Il passo è importante anche per la caduta dell’ultimo baluardo lobbistico, che ancora ci vede tagliati fuori, caso quasi unico, dal noleggio dei veicoli industriali, un business dal notevole potenziale che si profila all’orizzonte e che poirterà finalmente a una gestione priva degli attuali escamotage.
“Si tratta di un risultato storico”, evidenzia Andrea Cardinali, Presidente di ANIASA, “su un tema che ci ha visto impegnati per oltre un decennio nell’opera di sensibilizzazione delle Istituzioni sui vantaggi, economici e gestionali, di cui potranno beneficiare le aziende di trasporto delle amministrazioni locali, non più costrette a immobilizzare ingenti somme per l’acquisto dei bus, ma anche a gestire in proprio problematiche che esulano totalmente dalla loro mission. È ora che vengano rimosse anche le altre immotivate chiusure previste dal Codice della Strada nei confronti del noleggio di veicoli industriali, taxi e NCC, che resistono ormai solo nel nostro Paese ed in Portogallo”.