L’ERA individua gli ostacoli allo sviluppo del noleggio in Europa
Anche se la Brexit prima e l’emergere di movimenti populisti poi sembrano mettere in dubbio il ruolo unificante che l’Unione Europea può svolgere per i suoi cittadini e le sue imprese, c’è ancora chi crede che dalla creazione e dal mantenimento di un unico mercato possano nascere benefici per le aziende e i loro clienti.
Negli ultimi due anni, la European Rental Association (ERA) ha intrapreso una estesa attività di lobby rispetto alle istituzioni europee per la promozione del noleggio, insistendo in particolare sui benefici del noleggio per la sostenibilità ambientale e sul ruolo che esso può avere nella cosiddetta economia circolare.
Nel corso di numerosi incontri con rappresentanti delle varie istituzioni dell’UE, l’associazione si è resa conto che, per promuovere il noleggio in tutta Europa, occorre prima di tutto ridurre o eliminare gli ostacoli alla creazione di un mercato europeo del noleggio.
Per questo motivo, l’ERA ha effettuato un sondaggio presso i suoi membri a proposito delle barriere esistenti a un vero mercato interno del noleggio. I noleggiatori hanno restituito numerosi esempi delle difficoltà che essi incontrano nell’attività quotidiana. Tutti questi esempi sono stati raccolti in un paper intitolato “Internal Market related barriers – Examples from European equipment rental companies” (“Le barriere a un mercato interno del noleggio – Esempi dai noleggiatori europei”), disponibile a questo link (previo inserimento dei propri dati di contatto).
Al suo interno tutti gli ostacoli sono raccolti e organizzati mediante un elenco di argomenti che già da solo dà un’idea esauriente della complessità delle diverse normative:
- Codici della strada e per il trasporto di merci
- Sicurezza delle macchine e sui luoghi di lavoro
- Formazione degli operatori
- Regole per le ispezioni delle macchine
- Dichiarazioni CE
- Standard nazionali
- Tasse e normative finanziarie
- Permessi di costruzione
- Normative sugli precari di lavoro
- Ambiente
A dicembre il paper è stato inviato a diversi membri delle istituzioni europee, raccogliendo un notevole interesse. Il prossimo passaggio a cui l’ERA si dedicherà a partire dal 2017 sarà l’individuazione di azioni normative concrete per ridurre questi ostacoli.
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