Eco bonus auto, prosegue il pasticcio

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Durante il recente convegno ANIASA in cui sono stati presentati i numeri del noleggio di auto e veicoli nel 2021, rispondendo ai giornalisti il Presidente Alberto Viano ha commentato lo strano rapporto tra il noleggio e le istituzioni.

Alcune domande evidenziavano la disparità di trattamento fiscale per le imprese italiane che ricorrono al noleggio, rispetto al resto dei paesi Europei, e ne chiedevano il motivo plausibile.

“I tecnici dei ministeri e i rappresentanti della politica conoscono bene le dinamiche fiscali che potrebbero incentivare il noleggio – ha detto Viano – ma hanno candidamente ammesso di non poter fare a meno dell’attuale quadro fiscale, pesato sul gettito di Irpef e Iva”.

Eco bonus, ancora escluso il noleggio

Per quanto sconcertante, una motivazione di questo tipo ha almeno una qualche spiegazione anche se, come già descritto in un altro articolo, rimane clamorosa l’atavica esclusione del settore del noleggio dal meccanismo degli incentivi.

Una mossa che certamente non favorisce la transizione ecologica, tanto strombazzata dalla classe politica nell’accompagnare i bonus fiscali legati all’acquisto.

Non si comprende, invece, l’insistenza della politica degli incentivi all’acquisto rispetto all’attuale contesto di mercato, caratterizzato da una domanda di prodotto che supera di gran lunga l’offerta disponibile.

Se le persone sono già disposte ad acquistare auto (che però non si trovano) perché gratificarle con ulteriori sconti che alla lunga non procurano un reale sostegno al mercato, ma solamente ai produttori dopo una tortuosa partita di giro?

Probabilmente, questa politica la si comprende solo se inserita nella più ampia cornice della banalizzazione mediatica, complice la stampa, in cui fa più effetto offrire a chi è pressoché analfabeta funzionale in tema di analisi economiche la notizia che comunque si sostiene il settore dell’auto, incentivando chi sulla carta inquina meno.

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I dati italiani sulla fiscalità delle auto aziendali a confronto con quelli di alcuni degli altri principali paesi europei

E infatti, con la pubblicazione degli incentivi per le auto e le moto verdi sulla Gazzetta Ufficiale di oggi, già si assiste al balletto della stampa accondiscendente.

Via agli incentivi eco

I concessionari potranno prenotare i contributi dalle ore 10 di mercoledì 25 maggio, sulla piattaforma ecobonus.mise.gov.it, ma i contratti saranno validi subito. Il Ministro Giorgetti accompagna la misura con un certo entusiasmo:

“Sono soddisfatto che finalmente gli incentivi automotive diventino operativi. È una misura che ho fortemente voluto. Una boccata d’ossigeno per un settore in sofferenza, ma anche un’opportunità per un cambiamento verso una mobilità sostenibile che valorizzi anche la nostra industria di settore”.

A questo giro sono stati stanziati 650 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024, che rientrano tra le risorse approvate dal Governo nel Fondo Automotive, per il quale è prevista una dotazione finanziaria complessiva di 8,7 miliardi di euro fino al 2030.

Per completezza di informazione, i 650 milioni di euro per il 2022 sono così ripartiti: 220 milioni di euro per le vetture elettriche; 225 milioni per le ibride plug-in; 170 milioni per le endotermiche a basse emissioni.

La misura si estende ai motocicli e ciclomotori, con lo stanziamento di 10 milioni per quelli non elettrici e 15 milioni per gli elettrici. Chi acquisterà auto e moto con l’incentivo dovrà mantenerne la proprietà per 12 mesi se è una persona fisica e 24 mesi se è una persona giuridica.

Ulteriori 10 milioni sono destinati ai veicoli commerciali di categoria N1 e N2.

Inevitabilmente, si prevede che i listini potranno variare già nelle prossime ore, proprio per l’arrivo degli incentivi che in molti casi sostituiranno quelli praticati dalle case.

Vedremo se ci saranno effettivamente dei risparmi, ammesso che ci saranno auto da finanziare, e non solo quelle di grosse dimensioni, visto il trend attualmente in atto tra i costruttori per razionalizzare i margini.

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Tag dell'articolo: ANIASA, autonoleggio, settore automotive

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