Questo articolo è l’ultimo di una serie: il primo articolo è qui, il secondo qui e il terzo qui.
Dalle riflessioni fatte nelle precedenti puntate dedicate all’argomento, i noleggiatori possono trarre alcune conseguenze sull’organizzazione dell’offerta.
Per prima cosa, l’aspetto comunicativo, e più nello specifico quello di saper ascoltare, hanno un’importanza primaria: tutti i componenti dello staff dedicato al noleggio devono conoscere in ogni momento i flussi organizzativi, gli spunti normativi, i regolamenti contrattuali e saperli esporre con chiarezza; devono conoscere la disponibilità del parco macchine e saper tradurre nel modo più idoneo le richieste, più o meno specifiche, del cliente. E anche saper indagare per far emergere bisogni latenti con lo scopo di darne adeguata risposta.
In secondo luogo, il noleggiatore si dovrà attrezzare affinché sia possibile offrire al cliente una serie di servizi aggiuntivi e magari caratterizzanti rispetto alla concorrenza, che potranno essere molto graditi anche se non richiesti esplicitamente (trasporto sul luogo di lavoro; assicurazioni; operatore, eccetera), ricordandosi che anche chi chiede solamente una macchina sta in realtà manifestando bisogni inespressi che occorre saper cogliere, interpretare e rivelare. E, infine soddisfare.
L’esperienza che il cliente del noleggio dovrebbe fare sempre, è quella di sentire che i suoi bisogni sono al centro dell’attività del noleggiatore.
In terzo luogo, l’organizzazione di noleggio deve saper dialogare – in termini comunicativi ma anche operativi – con richieste di diverso livello: i bisogni del piccolo imprenditore e quelli del grosso cantiere vanno tradotti in modo non uniforme, anche se poi le macchine o le attrezzature noleggiate saranno le stesse.
Non dimentichiamoci, infine, che chi si accosta oggi ai servizi di noleggio, anche per un semplice quesito o una necessità di (apparente) scarso valore, può fornire un numero impressionante d’informazioni.
Il noleggiatore si deve quindi organizzare per rilevarle, elaborarle e trasformarle in un identikit focalizzato del mercato circostante, utile per costruire un’offerta “su misura” e per non sbagliare mai ogni possibile mossa.