Adesso che c’è la crisi, tutti pensano che il noleggio sia la soluzione.
Chi non ha mai pensato di offrirlo, scopre che genera numerosi contatti diretti con la clientela potenziale e fa affluire nelle casse un insperato cash flow.
Chi non ha mai pensato di utilizzarlo, scopre che non era poi così strampalata l’idea che pagare per ciò che serve: alla fine fa anche guadagnare…
Più che domandarsi allora che cosa chiede chi noleggia, argomento ancora alquanto sfuggente e non del tutto sviscerato, si dovrebbe ragionare su come fare per stimolare la giusta percezione di un servizio che, di per sé, poggia su motivazioni numerose e diversificate.
Cosa far chiedere, quindi a chi si avvicina con interesse al noleggio? E come offrirlo?
I noleggiatori dovrebbero ragionare su quali possano essere le componenti concrete che meglio saranno in grado di far percepire i vantaggi alla clientela potenziale, oltre che su come saperle soddisfare in base alla propria organizzazione e senza sbandierare servizi che non si è capaci di offrire.
Mettersi dalla parte dell’utilizzatore, a partire dalla costruzione dell’offerta, significa proprio questo: pensare con la testa di chi ci verrà a chiedere spiegazioni sul noleggio e su quali bisogni è in grado di dare concreta risposta alla sua attività d’impresa; nonché anticiparne il grado di soddisfazione, di considerazione positiva, quale soluzione ideale e possibilmente sistematica.
In una serie di post prenderemo in considerazione questi temi, partendo proprio dall’analisi dei bisogni della clientela.