A Maggio Apple ha annunciato di aver investito un miliardo di dollari in Didi Chuxing, il leader cinese dei servizi di taxi. L’investimento in realtà è solo una parte dei 7 miliardi raccolti dall’azienda di Pechino negli ultimi tempi, l’unica che sembra in grado, nel mondo, di tenere testa a Uber (che infatti in Cina ha ammesso di perdere un miliardo di dollari all’anno).
Curiosamente, una delle dirigenti di Uber in Cina, Liu Zhen, è la cugina della manager di Didi Chuxing, Jean Liu. Quest’ultima è convinta che le importanti risorse in arrivo aiuteranno Didi a restare all’avanguardia nel mercato. Negli ultimi 4 anni, ad esempio, l’azienda ha raccolto moltissime informazioni sui punti di partenza e destinazione dei clienti, i momenti di picco della domanda e i percorsi più utilizzati in 400 città cinesi, e ha usato questi dati per analisi predittive e per creare servizi innovativi, come Didi Bus, che si propone come alternativa più comoda ai sovraffollati autobus che girano ogni giorno in Cina.
In questo senso, l’azienda cinese dimostra di saper ragionare come la stessa Uber, ossia di proporsi come soluzione ai problemi della mobilità del proprio paese, che tra l’altro presenta sfide eccezionali, come 800 milioni di persone che vogliono spostarsi in città spesso arretrate dal punto di vista delle infrastrutture.
Per questo Didi Chuxing offre taxi (ossia servizi per i tassisti, per aiutarli a trovare più clienti), servizi privati con vari livelli di sofisticazione (come Uber) e un servizio di autobus, che è una specie di car pooling allargato. Invece di dover prendere un autobus lento e affollato, i clienti di Didi possono prenotare un viaggio su un minibus che fa solo un paio di fermate, il cui percorso è programmato sulla base dei dati provenienti dal resto della rete.
Il ruolo dei dati
Per ottenere i risultati e creare i servizi che offre Didi Chuxing (come per Uber, ma forse ancora di più), occorre analizzare rapidamente grandi moli di dati. Solo così si può prevedere in modo sufficientemente accurato la domanda di trasporto zona per zona, momento per momento. Altrimenti i clienti, che si aspettano un servizio efficiente, se non vengono serviti entro cinque minuti abbandoneranno la piattaforma.
In un mercato molto competitivo, ma anche rigidamente regolato come quello cinese, Didi dimostra di saper analizzare la situazione e adattarsi in modo più snello di Uber e soci. Questo non solo in termini di servizi offerti, ma anche di rispetto del mercato locale. Didi è ad esempio prima di tutto un servizio con cui 14 milioni di tassisti cinesi cercano nuovi clienti. E per 2,5 milioni di loro Didi è la prima fonte di reddito, per cui il servizio non è un nemico da battere, ma uno strumento da sfruttare.
Non stupisce che Apple (che si vocifera sia alla ricerca di partner e dati sul trasporto urbano, per progettare la sua nuova auto) abbia investito in questa società. Entrambe sono interessate in modo fortissimo al mercato cinese, ed entrambe considerano l’innovazione fondamentale.