Si grida allo scandalo, in questi giorni, per la decisione del sindaco di Firenze di noleggiare alcune location culturali per eventi e manifestazioni. Passato in sordina l’evento Ferrari per cui, pare, la società di Maranello abbia firmato al comune un assegno a sei cifre, proprio pochi giorni fa è uscito un tariffario per affittare, anche solo per una sera, alcuni tra i luoghi più belli e famosi del mondo. 5mila euro per la Grotta del Buontalenti a Boboli; 15mila per il Cortile dell’Ammannati di Palazzo Pitti; solo 10mila per la Galleria Palatina di Pitti e per gli Uffizi. Ora forse non sappiamo che, purtroppo, spesso i nostri musei non hanno fondi, la gestione delle sale è troppo spesso lasciata a giovani (quasi sempre stagisti) laureati in beni culturali che vedono marcire sotto i propri occhi le opere che tanto amano. Come fare allora. Non è una novità che da noi sia quasi un problema, la gestione dell’arte, sento da sempre dire “ne abbiamo troppa”. Eppure non dovrebbe essere un limite, anzi. Ho visitato paesi europei che non possono vantare nemmeno la metà del nostro patrimonio ma che sanno sfruttarlo in modo decisamente più oculato.
In ogni caso, almeno a Milano, sono anni che si possono organizzare eventi all’interno del Museo della Scienza e della Terotecnologia, anzi ammetto che ho avuto la fortuna di essere invitata in un paio di occasioni e lo ho trovato non solo originale ma anche interessante, dato che non ci entravo dalla quinta elementare. La stessa cosa vale per il British Museum che al suo interno organizza eventi e spettacoli. E pensate che a Parigi non abbiano già da qualche tempo colto l’affare? Il Louvre è disponibile con sale da 50 a 3000 persone; il Musée Eugène Delacroix può diventare l’ambiente affascinante e intimo per eventi privati con meno di 100 invitati e persino il prestigioso giardino delle Tuileries e annesso palazzo possono diventare il luogo dei vostri eventi: fiere, cene di gala, e tutto ciò che vi aggrada. Tutto ciò solo per fare qualche esempio.
Ma da noi è scandalo, la cultura viene svenduta, ci si deve vergognare… non so voi ma io mi vergogno di più a vedere Pompei crollare; ad assistere alla serrata delle sale per mancanza di fondi; a vedere la Reggia di Caserta con l’erba incolta e la Villa di Monza mezza distrutta. Abbiamo una grande fortuna in Italia, che forse potrebbe dare lavoro a molti disoccupati, perché non approfittarne, sempre col dovuto rispetto, sia ben chiaro.