Da pensionati solitari a ragazzine dal cuore infranto, Takanobu Nishimoto e il suo team di uomini di mezza età presta ascolto a clienti che non si sognerebbero mai di parlare dei loro problemi a uno psicologo o, peggio, in famiglia.
Chiunque abbia bisogno di compagnia può iscriversi al suo servizio online per noleggiare un “ossan”, un uomo di età compresa tra 45 e 55 anni, a 1.000 yen (circa 11 euro) all’ora.
L’idea è venuta a Nishimoto circa quattro anni fa, quasi più per dare un’immagine positiva di uomini non più giovani come lui, e per lui resta poco più di un hobby. Ma il suo gruppo ora conta circa 60 uomini in tutto il Giappone.
Prima che pensiate male, cari lettori, sgombriamo il campo da qualsiasi fraintendimento: quello che Nishimoto offre ai suoi circa 30-40 clienti al mese (di cui il 70% donne) è solo la compagnia o l’ascolto.
Un esempio è la signora di ottanta anni che una volta alla settimana accompagna al parco, per la quale è diventato quasi un figlio. Altri esempi sono il pescatore stanco di stare sempre da solo in silenzio in attesa di prendere qualcosa, uno studente universitario che vuole sfondare nel mondo dello spettacolo ma non viene compreso dalla famiglia, e un giovane lavoratore un po’ imbranato che non sa come comportarsi con il suo capo.
Libera espressione
Il Giappone è purtroppo famoso per problemi di isolamento sociale. Il più famoso è l'”hikikomori”, ossia il fenomeno per cui le persone, spesso giovani, non vogliono uscire di casa e si rifiutano di incontrare altra gente, preferendo restare a giocare ai videogiochi.
Ma i clienti di Nishimoto non sono soggetti asociali o problematici. Piuttosto sono persone che hanno bisogno di qualcuno con cui parlare liberamente, perché in famiglia, con gli amici o sul posto di lavoro non possono farlo. Questa è un’altra caratteristica del Giappone: la rigidità delle norme sociali e dei ruoli assegnati alle persone, che impongono che cosa è accettabile dire o meno a seconda del gruppo con cui ci si trova.
Paradossalmente, noleggiare un “ossan” risolve questo problema. Poiché la relazione non è più personale ma diventa commerciale, ci si sente più liberi di dire quello che si vuole e, in una parola, di essere sé stessi.
Negli ultimi anni sono nate molte agenzie che offrono servizi di noleggio di amici, pagati all’ora. Il clienti possono prendere a noleggio un finto amico, familiare o compagno per varie occasioni, come matrimoni, funerali e feste. Alcuni usano questi servizi solo per sentirsi meno soli, specie in età avanzata.
Nishimoto, che ha 48 anni ed è sposato, sostiene di aver spesso preso in considerazione l’idea di chiudere il suo servizio, ma ha scoperto di aver bisogno dei suoi clienti almeno tanto quanto loro hanno bisogno di lui.
Anche se può fare un po’ paura incontrare e parlare con dei perfetti sconosciuti (Nishimoto però non ha mai avuto alcun problema con i suoi clienti), proprio questa ricchezza di interazioni con altre persone si è rivelata talmente interessante da diventare irrinunciabile per lui.