Nell’articolo della scorsa settimana sui pro e contro degli affitti su Airbnb abbiamo parlato, tra le altre cose, anche dei rischi e dei costi connessi a questa attività. Uno dei rischi di cui non abbiamo parlato è molto specifico, ma anche molto sottovalutato (anche nei B&B tradizionali che non si appoggiano alle piattaforme della sharing economy): quello della sicurezza delle connessioni Internet eventualmente offerte agli ospiti.
Partiamo da un presupposto: uno dei servizi non indispensabili ma sicuramente più graditi da chi prende in affitto una casa o una stanza in condivisione è la connessione Internet garantita tramite Wi-Fi. Chi viaggia, infatti, specialmente se straniero, non sempre ha una connessione mobile da sfruttare: il Wi-Fi è quindi uno strumento che può far salire il valore della casa in affitto e il suo prezzo per l’alloggio.
Per alcuni turisti è inoltre un servizio praticamente indispensabile (ed è uno dei motivi per cui i turisti d’affari ad esempio non sempre prediligono la condivisione, anche se meno costosa di una stanza di albergo tradizionale). Se poi condividete una stanza di casa vostra, e avete già una connessione in fibra o ADSL, offrirla ai vostri ospiti è praticamente gratis.
Tuttavia, se non gestito come si deve, questo servizio può trasformarsi in un pessimo boomerang, tanto per il proprietario della casa quarto per i suoi ospiti.
Attacco degli hacker
Non deve quindi stupire se, all’edizione 2016 della Black Hat Conference (il più importante convegno mondiale degli esperti di sicurezza informatica), si è parlato dei pericoli delle connessioni condivise nelle case offerta su Airbnb e soci.
Un’intera sessione di lavoro è stata dedicata a questo tema, partendo dall’esperienza di Jeremy Galloway, uno studioso di sicurezza che, durante un viaggio con amici, voleva fare loro alcuni scherzi passando per il router Wi-Fi della casa in cui erano ospiti. Pensava che ci avrebbe messo qualche ora ma, grazie alla disattenzione del proprietario del Bed & Breakfast in cui si trovava, in pochi minuti è riuscito nel suo intento, collegandosi con il router (la scatola con le antenne che diffonde il segnale di Internet) mediante un cavo di rete.
Lasciando da parte gli esperti burloni, il problema è molto serio e rilevante, e questo esempio bonario ne è la prova. Data la loro importanza in termini di case affittate e di numero di utenti in tutto il mondo, questi sistemi di condivisione creano una lunga lista di obiettivi sempre più interessanti (e spesso molto semplici da attaccare) per i criminali informatici e i malintenzionati. Invece che fare uno scherzo, Jeremy Galloway avrebbe potuto usare il Wi-Fi per impossessarsi dei codici di accesso dei suoi amici ai loro social network o, peggio, alla loro banca online.
Già da tempo sul web si fa un gran parlare di come non ci si dovrebbe mai fidare del Wi-Fi libero offerto ad esempio dalle caffetterie o dalle librerie, e di come si dovrebbe essere molto attenti anche alla sicurezza della propria abitazione. Da questo punto di vista, per il viaggiatore, il Wi-Fi della casa in cui alloggia non è diverso da tutti gli altri, mentre per il proprietario si tratta di una responsabilità doppia (verso sé stessi e verso gli ospiti): quello che potrebbe capitare è che un hacker malintenzionato prenda di fatto possesso del vostro router e lo sfrutti per infettare con virus o ottenere l’accesso ai vostri dispositivi e a quelli degli altri ospiti che visiteranno la vostra casa dopo di lui.
Ecco quindi alcuni suggerimenti utili, non solo per i turisti ma anche per i proprietari che affittano su Airbnb e soci.
Consigli per i turisti
Prima di partire, considerate queste cose.
- Avete davvero bisogno del Wi-Fi? Oppure potete basarvi solo sul vostro smartphone?
- Se avete risposto di sì, che vi serve navigare ad esempio con un laptop o un tablet, pensate all’opportunità di usare il vostro smartphone come modem per navigare. Tutti i principali modelli consentono di farlo (anche alcuni tablet); verificate anche se il vostro piano dati del telefono consente di usare i Giga per questo scopo e quanti ne avete a disposizione.
- Considerate in ogni caso la possibilità di usare una VPN (rete privata virtuale) che renderà anonima la vostra connessione.
- Se dovete per forza usare l’online banking, usate solo l’App della vostra banca, che è più sicura del sito web. Ma cercate di fare tutto prima di partire.
- Siate sempre scettici. Se vi viene il sospetto che stia succedendo qualcosa di strano, interrompete subito la connessione. Meglio sbagliare per eccesso di prudenza.
Consigli per i proprietari
Prima di mettere il vostro annuncio su Airbnb, considerate quanto segue.
- Non consentite mai l’accesso alla vostra rete casalinga. Installate (o fatevi installare) una rete separata per gli ospiti: loro saranno a posto e voi non avrete problemi.
- Cambiate le password di fabbrica. La maggior parte dei router ha una password standard (come “admin” o “password”) per semplicità di produzione in migliaia di esemplari. Questa modifica è importante per chiunque, ma diventa fondamentale se condividete la vostra casa.
- Mettete il router in un posto sicuro. Nascondetelo se potete in un armadio o in una cassetta, al riparo da occhi indiscreti. La maggior parte degli ospiti non ci farà neppure caso, ma se per caso ospiterete un malintenzionato scoraggerete i suoi tentativi.
- Copiate e nascondete i codici di accesso eventualmente riportati sul router: spesso sono scritti su un’etichetta sul fondo della macchina.
- Fate manutenzione. Se condividete la casa in modo non occasionale, può essere utile resecare periodicamente il router.
- Avvisate i vostri ospiti. Molti proprietari di case su Airbnb lasciano una nota ai propri ospiti con informazioni utili per il loro soggiorno. Approfittatene per dare alcuni consigli ai vostri ospiti.
Tutti coloro che sono coinvolti nella condivisione delle connessioni legata a quelle delle case devono essere informati e attivi nel proteggere la loro sicurezza. Il punto di partenza da considerare è che ci sono criminali pronti a sfruttare qualsiasi occasione, e bisogna evitare di essere proprio noi quelli che facilitano il loro compito.