C’è una start-up di San Francisco che interpreta in un modo ancora diverso il consumo condiviso e il car sharing, fondendo la condivisione delle autovetture “ferme” nel parcheggio dell’aeroporto con l’offerta di servizi ai loro proprietari.
La start-up si chiama FlightCar, e ci sono già alcuni aeroporti negli USA in cui opera.
Il servizio funziona così: i viaggiatori in partenza dall’aeroporto si impegnano a lasciare il loro veicolo a disposizione di FlightCar in un parcheggio dedicato (e questo risolve loro il problema del posteggio in aeroporto). A questo si aggiunge il servizio gratuito di bus navetta dal parcheggio all’aeroporto, il lavaggio della vettura e ovviamente un pagamento per chilometro percorso nel caso in cui essa sia data a noleggio a un’altra persona. L’identità di quest’ultima ovviamente è stata valutata e verificata da FlightCar prima di concederle l’uso della vettura.
Il servizio è simile a quello offerto da RelayRides, che opera a Washington dal 2012. Il recente ingresso di FlightCar nell’area dell’aeroporto di Dulles è un altro segno dell’attrattività che questo mercato (composto da famiglie ricche, giovani e tecnologicamente esperte), molto simile alla zona di San Francisco, riveste per le aziende come Uber e soci.
Non è ancora chiaro se FlightCar dispone di tutti i permessi per operare come noleggiatore nella zona aeroportuale. La società ha contattato l’autorità che gestisce gli aeroporti Dulles e Reagan, ma non ha partecipato alle gare che periodicamente assegnano i diritti di accesso alla zona (l’ultima si è svolta alla fine del 2013), né ottenuto un permesso separato, il che la mette in condizione di essere bloccata dal punto di vista legale.
FlightCar, che offre un’assicurazione di 1 milione di dollari a copertura dei rischi connessi all’uso delle macchine, opera non solo a San Francisco e Washington, ma anche Boston, Seattle, Philadelphia e Dallas. Ma RelayRides opera già in oltre 300 aeroporti e in più di 2.000 città, con un servizio più esteso: in sostanza, con RelayRides puoi condividere la tua vettura in qualsiasi momento in cui non la stai usando. Anche se fornisce raccomandazioni su quali canoni praticare, RelayRides lascia i suoi aderenti liberi di fissare i prezzi e contattare i clienti.
Sia RelayRides che FlightCar verificano chi utilizza le vetture: nonostante questo, cedere l’uso della propria macchina a dei perfetti estranei può essere ancora problematico. Ci stiamo abituando a usare servizi in cui uno sconosciuto guida per noi senza neppure aver preso una licenza (è il caso di Uber), ma cedere la propria macchina? Un tempo questo sarebbe stato assolutamente fuori discussione, ma forse i giovani di oggi sono più disponibili in questo senso.
Chi scrive questo articolo, poi, una prova con servizi di questo tipo la farebbe anche, ma la sua macchina è talmente sporca, sia fuori che dentro, che verrebbe buttato fuori dal programma al primo noleggio…