Dopo l’esperienza di giugno a Rimini, dove abbiamo aperto un varco per portare all’attenzione delle strutture pubbliche i valori del noleggio, siamo stati anche alla manifestazione fieristica milanese dedicata alla comunicazione da e verso la Pubblica Amministrazione, stavolta come semplici visitatori. Un tema delicato, quello del rapporto, dato che il divario tra cittadino e strutture pubbliche rimane un fossato irto di insidie e ataviche incomprensioni.
I cittadini sono i veri proprietari della P.A., ma naturalmente le strutture pubbliche non lo sanno o fingono di non saperlo. A loro basta vivacchiare nell’inaccessibilità che li contraddistingue, nascondendosi dietro a inefficienze sempre più scoraggianti. Nonostante siamo il Paese con maggior carico fiscale, i servizi ricevuti fanno la gara con il terzo mondo.
Parlare di noleggio agli stand di Comuni, Regioni, Camere di Commercio eccetera, è un’impresa pionieristica. Ci sembra di riferire qualcosa dai contorni nebbiosi, che confondono i nostri interlocutori. Eppure stavolta qualcuno ci ha dato retta, allo stand della Milan Chamber Of Commerce (esatto, la Camera di Commercio di Milano, ma con vocazione al tramite commerciale con l’estero). Ci hanno ascoltato e promesso che presto ci metteranno a conoscenza dei gangli operativi che tramuteranno il Progetto di Candidatura di Expo 2015 nei singoli appalti. Una bella fonte di informazioni di primissima mano.
A parte questo, la manifestazione ci è sembrata una scatola vuota e decisamente autoreferenziale, strapiena solo di studenti caciarosi (come tutte le fiere) e di non ben identificati soggetti che operano “nel business”. Una cosa però ci è balzata all’occhio: l’andatura stanca e lenta dei rappresentanti delle varie strutture pubbliche. Forse non è un luogo comune che alle P.A. occorre un cambio di passo.
In tutti i sensi.