In un periodo di crisi come quello attuale ogni contratto di noleggio stipulato è una manna dal cielo. Le aziende non investono se non per eseguire lo stretto lavoro da svolgere giorno per giorno: oggi più che mai ogni investimento viene valutato con i piedi di piombo. In particolare, aumentano le paure di varia natura al momento di effettuare un acquisto o di prendere un mezzo a noleggio.
Buona parte degli ostacoli che i potenziali clienti possono porre sulla strada dell’acquisto o del noleggio deriva dalle loro paure, anche se queste difficilmente verranno fuori durante la trattativa. Oltre a quelle naturali (paura di fare l’acquisto sbagliato, di rimetterci dei soldi, eccetera), nella testa del cliente si formano altre paure, molto più pericolose: quelle legate alle opinioni di altri colleghi o capi a proposito della decisione presa. Nella loro testa si formano quindi dialoghi e domande del tipo: “Perché cavolo abbiamo cambiato fornitore di servizi di noleggio?”, oppure “Perché non abbiamo comprato un altro miniescavatore, e lo abbiamo invece preso a noleggio?”
I clienti hanno quindi bisogno di poter “rivendere” l’acquisto fatto e di difenderlo nei mesi successivi.
Troppo spesso i venditori iniziano il percorso di vendita illustrando le mirabolanti caratteristiche del proprio prodotto o servizio. L’obiettivo è educare il cliente. Il problema è che i clienti non comprano solo perché hanno capito le caratteristiche del prodotto. Anzi, la risposta generalmente è “quello che ci racconti è molto interessante, ma la nostra azienda è diversa dalle altre” (e quale non lo è?).
A questo punto il venditore passa da un approccio didattico a uno più persuasivo, con più passione, che ha l’obiettivo di convincere il cliente, di farlo credere nella bontà del prodotto. Il problema è che i clienti non comprano solo perché credono in un prodotto o servizio.
Che cosa cerca il cliente? Qualcosa che possa vendere ora e difendere in un secondo momento.
Non deve solo comprendere i vantaggi del prodotto e credergli, ma deve anche poter spiegare a una ignota terza persona (o ignote terze e quarte e quinte persone) perché ha preso questa decisione di acquisto. Questo significa che il bravo venditore deve metterlo in condizione di rispondere a queste domande.
Fugare le paure del cliente
Diventa quindi necessario individuare e dotarsi di alcuni indicatori di sicurezza. Procuratevi e mettete a disposizione, per il prodotto o servizio che state vendendo, indicatori che testimoniano la sicurezza con cui raggiungete le vostre performance: ad esempio, il basso rischio che si verifichino malfunzionamenti, la velocità di sostituzione di un prodotto difettoso, la velocità della consegna e del ritiro della macchina, la semplicità di uso (per cui non si devono imparare da zero cose nuove), la sicurezza per i lavoratori, eccetera.
Meglio ancora, l’ideale sarebbe poter dimostrare che grazie al proprio prodotto o servizio i vostri altri clienti hanno raggiunto con sicurezza i propri obiettivi (ad esempio, la chiusura di un cantiere nei tempi promessi, senza dover pagare penali al committente, oppure la possibilità di usare una sola macchina al posto di due differenti).
Parafrasando quello che disse Franklin Delano Roosevelt, l’unica cosa di cui bisogna avere paura è… la paura. Utilizzate ogni occasione per ridurla nella testa dei vostri clienti.
Buongiorno, la leggo spesso in queste “pagine” sig.or Cresta.. con attenzione.. ma l’articolo di oggi quando parla dei.. “venditori che troppo spesso iniziano il percorso di vendita illustrando le mirabolanti caratteristiche del loro prodotto e servizio..” mi fa pensare che forse Lei non è mai stato un venditore oppure se lo è stato era troppo giovane o ancora se lo è oggi.. superato.. In tutti i casi se un venditore immagina che la vendita possa in qualche misura essere argomentata basandosi su mirabolanti performance del proprio prodotto.. ha sicuramente sbagliato mestiere! E se lo ha pensato anche Lei..
Caro Vittorio,
innanzitutto grazie per l’attenzione con cui legge i miei post, e per il suo commento.
Le confesso di non avere particolari esperienze di venditore (non specializzato 24 ore su 24, per capirci): cerco solo di svolgere al meglio delle mie possibilità l’attività intrinseca di vendita che ogni consulente deve fare per interpretare e soddisfare le esigenze del cliente.
Ciò premesso, ho a mia volta una discreta esperienza… di cliente, e le confermo di aver visto diverse volte venditori (magari non del noleggio, e a questo punto di sicuro non della sua azienda!) millantare le mirabolanti capacità dei loro prodotti, senza prima aver indagato le esigenze del cliente.
Venditori inesperti, o superati, in ogni caso inadatti? Sono assolutamente d’accordo con Lei. Ma ahimè questo non li ha fatti sparire, per selezione naturale, dal mercato.
Che ne pensa?
Grazie ancora
Oliviero