Gli autobus dell’Atac sono da qualche anno al centro del mirino. Considerato tra i più fatiscenti e vecchi d’Europa, dove i guasti sono all’ordine del giorno, il parco mezzi della municipalizzata romana è deciso a ringiovanirsi grazie a un centinaio di bus a noleggio. La notizia è stata riportata dai principali quotidiani italiani negli scorsi giorni ed è interessante vedere come la flessibilità e l’ammortamento di alcuni costi possa andare a sgravare il comune da una serie di difficoltà non indifferenti, prima fra tutte la questione prettamente finanziaria
Infatti, l’intera operazione, stando ai primi calcoli riportati da Il Messaggero, dovrebbe costare dai 2 ai 3 milioni di euro l’anno, comprensivi di manutenzione ed eventuali sostituzioni dei mezzi fermi. Soprattutto questo ultimo punto interessa al comune che, nel solo 2017, ha perso quasi 18 milioni di chilometri programmati proprio per le condizioni dei bus, alcuni risalenti agli anni 90.
Paolo Simioni, presidente e amministratore delegato dell’azienda, si è impegnato per mettere a segno un piano di acquisti su larga scala investendo in 227 mezzi nuovi. Investimenti che però, purtroppo, non ha ancora dato i risultati sperati per un susseguirsi di problemi e ritardi. Ecco perché la scelta del noleggio che dovrebbe permettere risultati immediati, di semplice gestione e soddisfacenti per azienda, comune e viaggiatori che finalmente potranno viaggiare tranquilli, con la sicurezza di arrivare a destinazione.
A meno che non sorgano nuovi cavilli burocratici, come sempre a danno della collettività.