Nel 2016 sono stati investiti circa un miliardo di euro in tema di Information Security in Italia. Questi investimenti diventano vani, però, nel momento in cui un’azienda “si dimentica” di agire nella maniera corretta. La cancellazione sicura andrebbe adottata come best-practice non solo a tutela dei dati sensibili nell’immediato, ma anche del futuro aziendale nel momento che progetti, scambi di email e modelli di business diventerebbero disponibili a ignoti.
La cancellazione sicura dovrebbe diventare un processo automatico che ogni dipendente aziendale deve conoscere, non solo l’ufficio IT. Una dimenticanza, infatti, può portare ad esempio alla diffusione dei seguenti dati:
- Dato personale: qualunque informazione riguardante la persona fisica
- Dati identificativi: i dati personali che permettono l’identificazione diretta dell’interessato
- Dati sensibili: i dati personali idonei a rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale
- Dati giudiziari: i dati personali idonei a rivelare provvedimenti in materia di casellario giudiziale, di anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato e dei relativi carichi pendenti, o la qualità di imputato o di indagato ai sensi degli articoli 60 e 61 del codice di procedura penale;
Come accennato in precedenza, l’eliminazione corretta dei dati personali è una disposizione legale cui le aziende sono sottoposte. Chi non opera correttamente rischia sanzioni di tipo civile e penale, che vanno da un risarcimento nei confronti dell’individuo danneggiato fino a due anni di reclusione.
Perché ne parliamo?
Il motivo principale è che oggi la tecnologia e le dotazioni IT (dai pc, ai tablet, agli smartphone a tutta una serie di innovazioni tecnologiche che migliorano le performance aziendali) vengono ormai noleggiate dalla maggior parte delle aziende. Talvolta, però, questo noleggio non è altro che una sorta di leasing mascherato, un’operazione finanziaria che nulla ha a che fare col noleggio vero e proprio. Un operatore della locazione operativa in grado di gestire anche il servizio di cancellazione dei dati si qualifica quindi come partner a tutto campo.