Trasporti e viabilità, infrastrutture, difesa del suolo e dissesto idrogeologico, prevenzione del rischio sismico, edilizia pubblica e scolastica: queste le attività che saranno finanziate con circa 47,5 miliardi dal 2017 al 2032, ovvero per i prossimi quindici anni che saranno così ripartiti: 1,9 miliardi per il prossimo 2017, 3,15 miliardi nel 2018, 3,5 miliardi nel 2019 e 3 miliardi di euro all’anno dal 2020 al 2032. Trattandosi di programmazione a lungo termine, e conoscendo le bizze della politica, e soprattutto quelle dei vari ministeri “con portafoglio”, non possiamo sapere con incrollabile certezza che come sarà la nostra situazione economica nel 2032, per esempio. È quindi forse più prudente ragionare sul presente, o sull’immediato futuro, e prendere quel che c’è.
Quel che invece è purtroppo certo è che negli ultimi 80 anni si sono verificati più di 5.400 alluvioni e 11.000 frane. Ma è osservando l’andamento dei fenomeni di dissesto negli ultimi 50 anni che la situazione si fa più preoccupante, perché i dati mostrano una crescente incidenza degli eventi e un progressivo aumento del rischio per la popolazione.