Il cambiamento organizzativo è un’opportunità

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Se c’è una cosa che spaventa, tanto nella vita personale quanto in quella professionale, è il tema del cambiamento. Soprattutto in ambito aziendale, questo aspetto è percepito con circospezione e sospetto.

Il motivo è molto semplice: cambiamento può essere sinonimo di incognita. Se pensiamo a quando dobbiamo semplicemente modificare un nostro modo di essere o di fare qualcosa, rimuginiamo più e più volte su eventuali conseguenze, errori, difficoltà che potremmo incontrare.

Dal mio punto di vista, posso portarvi un esempio abbastanza fresco: a Gennaio ho aperto Partita Iva. È stata forse una delle scelte più complesse mai prese nel mio percorso professionale. Ci ho pensato tanto, ponendomi un’infinità di domande: e se poi non arrivano i clienti? Se non riesco a gestire tutto? Se la mia consulenza non è apprezzata? Insomma, io stessa, pur avendo una visione chiara di dove avrei voluto posizionarmi a livello lavorativo, ero molto restia a questo tipo di cambiamento.

Se pensiamo, quindi, a quelle che sono le nostre esperienze di quotidianità, ci risulta facile anche comprendere quanto possa essere difficile affrontare il cambiamento in azienda. Soprattutto se si tratta di un cambiamento organizzativo.

Che cos’è il cambiamento organizzativo?

Innanzitutto il cambiamento organizzativo (o change management) è “l’insieme delle attività pianificate volte alla gestione del cambiamento nelle aziende“. Si tratta di un percorso, di un processo che si articola in diverse fasi e ha sicuramente un impatto sulle abitudini delle persone. Proprio per questo la prima reazione all’espressione “cambiamento organizzativo” è di reticenza, di paura, di resistenza.

E questo accade indipendentemente dal tipo di cambiamento su cui l’impresa sta lavorando. In particolare, esistono tre tipologie di cambiamento organizzativo:

  • della struttura e delle strategie organizzative, che generalmente riguarda il management e le figure più apicali;
  • dei processi e dell’ambiente di lavoro, che quindi ha a che fare con il modo e i luoghi in cui le persone lavorano;
  • culturale, che interessa i valori, le norme, gli atteggiamenti, le credenze e i comportamenti delle persone.

Punto in comune di questi differenti modi di intendere il change management è solamente uno: riguardano tutti le persone.

Si tratta di un approccio che deve essere diffuso verticalmente e comunicato nel modo corretto, proprio per ovviare alla resistenza che potrebbe venire a crearsi. In questo contesto, il processo di cambiamento aziendale può essere diviso in tre fasi principali:

  1. La prima cosa da fare consiste nel creare una cultura aziendale da condividere. Sto parlando di una vision e di una mission che siano chiare e ben definite e che permettano ai collaboratori di avere in mente dove si vuole andare a parare.
  2. Secondariamente, ora che tutti sono stati informati sul punto di partenza e sul punto di arrivo, devono essere discusse delle linee guida da seguire. In questa fase si fissano i traguardi da raggiungere per arrivare all’obiettivo finale, si impostano nuove attitudini e nuovi comportamenti, si definiscono in modo più preciso i ruoli e gli obiettivi personali dei collaboratori coinvolti.
  3. Infine, una volta concluso il percorso di cambiamento, bisogna lavorare affinché rimanga tale. Durante il cammino che l’azienda ha portato avanti sono stati elaborati nuovi valori ed è cambiata anche la percezione degli stessi. Per questo motivo è importante far sedimentare tutto il lavoro svolto, per rendere la trasformazione aziendale concreta e duratura.

Il cambiamento come opportunità aziendale

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In un articolo pubblicato lo scorso anno abbiamo già sottolineato perché il cambiamento organizzativo può e deve essere monitorato anche dalle aziende del noleggio. Quello che però non abbiamo evidenziato è che il change management può essere un’opportunità per le aziende.

Nonostante le varie difficoltà e reticenze che il cambiamento aziendale può suscitare nei collaboratori (qui trovate un’interessante articolo che approfondisce questo aspetto), c’è anche un modo positivo di interpretare il change management.

Quest’ultimo, dunque, può essere visto come la possibilità per l’azienda di rafforzarsi, mostrarsi protagonista nel mercato in cui operaregalare nuove opportunità anche ai dipendenti.

Una ricerca condotta qualche anno fa ha evidenziato un evolversi dell’approccio al cambiamento aziendale. Se prima veniva visto come una minaccia all’equilibrio delle organizzazioni, oggi è inteso invece come un elemento competitivo. Del resto il fatto di mettere in dubbio se stessi è un segnale di quanto l’azienda sia consapevole della propria situazione e delle proprie potenzialità.

Di conseguenza, il cambiamento organizzativo assume le vesti di uno strumento fondamentale che le permette di adattarsi allo scenario lavorativo in continua evoluzione, incrementando la propria competitività aziendale.

Ma non solo. Il cambiamento aziendale è destinato a migliorare lo stato di salute dell’impresa. Se il processo viene ben strutturato, adeguatamente comunicato e condiviso con i collaboratori, questi ultimi si sentiranno più parte integrante dell’azienda, non avranno remore nell’ammettere i propri dubbi e le proprie perplessità, saranno più ben disposti a lavorare in team e a collaborare per il bene dell’azienda.

E se su Rental Blog qualcosa stesse bollendo in pentola?

So che vi starete chiedendo perché oggi stiamo parlando di cambiamento aziendale su Rental Blog.

In realtà voi stessi avete partecipato a un grande cambiamento tra la fine dello scorso anno e l’inizio di quello attuale: Pier Angelo Cantù ha lasciato la direzione del portale per darla a me. Una sfida che ho accolto volentieri (non senza dubbi e reticenze, per tornare all’argomento di prima).

E se vi dicessi che non è ancora finita qui? Come vi dicevo prima della pausa estivastiamo lavorando molto su alcune novità. Abbiamo impegnato più teste per un progetto di cui parliamo da mesi, ma che tra un’incombenza e l’altra non siamo mai riusciti a mettere nero su bianco.

Ora, invece, stiamo lavorando sodo. Non possiamo ancora svelarvi niente, ma non temete: continuate a leggerci per rimanere sempre aggiornati. A breve vi riveleremo qualche interessante, stimolante e succosa notizia!

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