Automotive in Italia, fotografia di un settore

Automotive in Italia, fotografia di un settore
Automotive Italia

Negli ultimi mesi, almeno dal momento in cui la pandemia sembrava essere rallentata, l’Automotive in Italia è stato al centro di innumerevoli discussioni.

L’incertezza del mercato, l’incertezza di un governo in difficoltà, l’incertezza generale di una nazione in balia della tempesta hanno messo a dura prova il settore dell’auto, che boccheggiando ha cercato di rimanere a galla.

A mesi di distanza dal momento più nero della crisi che l’Automotive ha affrontando, sembra che le cose si stiano pian piano riassestando. È un processo che richiede tempo, pazienza…ma anche strumenti e idee innovative che permettano a tutti gli addetti ai lavori di sopravvivere in acque particolarmente agitate.

Oggi, quindi, cerchiamo di dare un’occhiata a quelle che sono state le novità degli ultimi mesi. Perché, al di là dell’immagine negativa che ci viene restituita da gran parte dei media, l’Automotive è un settore in continuo fermento. E, una volta indossati elmetto e armatura, ha deciso di affrontare a testa bassa le sfide con cui la pandemia lo sta mettendo alla prova.

La nota dolente…i fondi per la ripartenza

Avete presente quei cactus caratterizzati da fiori rosa? Bene. È la similitudine giusta per rappresentare l’Automotive in Italia in questo momento.

Abbiamo scelto di partire dalle spine della situazione attuale, per poi goderci appieno il profumo dei fiori che sono cresciuti in questi ultimi mesi.

Nel caso del settore dell’auto, queste spine prendono il nome di “fondi per la ripartenza”. Fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, la situazione su come e su che tipo di aiuti sarebbero stati promossi per l’Automotive è apparsa particolarmente confusa.

Ora, a distanza di mesi, la cosa non sembra cambiata granché. Degli ultimi giorni, infatti, è la notizia che il governo ha deciso di non rinnovare i rifinanziamenti per gli incentivi.

La cosa riguarda l’acquisto delle nuove vetture, appartenenti alla fascia di emissioni di CO2 fra i 91 e i 110 k/km. I fondi messi a disposizione ad Agosto, però, sono andati esauriti in poche settimane…di conseguenza, la scelta ha suscitato non poche perplessità.

Questo anche in vigore del fatto che, proprio grazie agli aiuti ricevuti inizialmente, l’Automotive in Italia era tornato a mostrare segni di vita, facendosi protagonista di una sensibile crescita delle vendite nel corso del mese di settembre.

Di conseguenza, con l’aumento dei contagi giornalieri e una situazione che sembra replicare quella dei mesi di quarantena, rimane da capire che cosa abbiano in serbo il governo e il futuro per un settore dell’auto già di per sé messo alla prova.

Proprio per questo, società come UNRAE e Federauto auspicano un nuovo intervento, per sostenere un settore che attualmente vale il 10 per cento del PIL nazionale. Ma la cosa non riguarda solo i grandi player del mercato: si estende anche alle aziende più piccole che fanno dell’Automotive il pianeta attorno al quale orbitare.

Segnali positivi dal comparto produzione

Uno dei primi fiori a sbocciare è stato quello della produzione. Nonostante i dati Anfia e Istat abbiano sottolineato come il settore abbia chiuso i primi otto mesi del 2020 a -34,5 per cento, l’indice della fabbricazione presenta altre tendenze.

Ad agosto 2020, infatti, la produzione di auto ha registrato un aumento del +5,9 per cento. Chiaramente, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, i dati sono in diminuzione, ma si tratta comunque di numeri incoraggianti.

Del resto, nel mese di Luglio, la produzione di vetture in Italia ha mostrato un segnale di recupero importante, con oltre 20.000 unità prodotte. Nel complesso gli ultimi dati indicano che la produzione industriale ha chiuso nel complesso a solo -0,3 per cento.

Forse questo fiore ha bisogno di essere annaffiato ancora un po’, ma sicuramente il processo di crescita che sta affrontando lascia ben sperare…soprattutto in un periodo di siccità come quello attuale.

In Italia l’Automotive spera nelle startup

Dicevamo in testa a questo articolo che il settore dell’auto è comunque ancora molto in fermento.

In questo senso, a lanciare segnali interessanti in questo contesto sono le startup italiane. Specialmente per quanto riguarda la Regione Campania, sono diverse le nuove aziende che vantano la possibilità di esser finanziate dal Fondo Nazionale Innovazione, gestito dal Ministero dello sviluppo economico e dalla Cassa depositi e prestiti.

Le novità che arrivano dal Sud Italia riguardano soprattutto l’ambito dell’elettrico nel mondo delle competizioni. L’idea nasce da un progetto della società pisana Mazzanti Automobili e della Netcom Group di Napoli, società di ingegneria e consulenza. Questa collaborazione porterà alla luce della startup Mazzanti Automotive Testing & Innovation Lab.

A sguazzare nel mercato dell’elettrico c’è poi anche Evtrip, una società che ha fatto dell’installazione dei punti di ricarica auto il suo business principale.

Direttamente correlato a questa nuova branchia del mercato Automotive è poi l’ambito della digitalizzazione. È proprio in questo contesto che va citata Autotarget, una società di marketing che si rivolge espressamente alle concessionarie e che sta approcciando la digitalizzazione dei servizi.

Insomma, l’Automotive trova nelle startup italiane il fertilizzante naturale per rilanciarsi e per guardare al futuro con più positività.

Il fiore del noleggio

Ultimo fiore a cui dedicare la giusta cura, è quello del noleggio. In particolare, Locauto ha lanciato un’innovativa soluzione che risponde all’emergenza sanitaria scatenata dal Covid-19.

Locauto è una società che si occupa prevalentemente di noleggio a breve termine e proprio nelle ore precedenti ha annunciato il servizio Smart Check-In.

Si tratta di uno strumento, che può essere fruito da app o sito, che permette di velocizzare le operazioni di ritiro della vettura ed evitare al cliente le lunghe attese.

Una volta effettuato l’accesso, vengono richieste alcune informazioni specifiche: i dati della carta d’identità, il codice fiscale, la patente e la carta di credito. Successivamente, il giorno del ritiro il cliente può direttamente presentarsi al parcheggio Locauto, ritirare le chiavi e partire.

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Tag dell'articolo: settore automotive

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