L’ultima indagine RentalTracker, condotta dall’ERA con la rivista International Rental News, mostra un ulteriore aumento della cautela nelle stime delle aziende euopee del noleggio, rispetto alla già cauta situazione del secondo trimestre. Nel terzo trimestre 2014, infatti, il saldo tra chi registra un miglioramento della situazione e chi un peggioramento è sceso ad appena +1,7%, rispetto al più confortante +33% di tre mesi prima.
Se da un lato la situazione peggiora in tutta Europa, dall’altro purtroppo alla base del calo ci sono le performance negative di Francia, Spagna e soprattutto Italia: nel nostro Paese il saldo è crollato dal già negativo -13% a un desolante -72%.
Ci sono molte spiegazioni possibili per questo calo della fiducia delle imprese del noleggio, ma la prima è quasi certamente il rallentamento della ripresa (come testimoniano anche i conti di molte aziende europee del noleggio), che in Italia coincide con il perdurare della recessione.
Nonostante questo, per il mercato eruopeo il saldo sulle previsioni di chiusura a fine anno è ancora positivo (+12%), e ci sono per fortuna altre notizie positive, provenienti ad esempio dal Regno Unito e dal Benelux.
Sul fronte degli investimenti, il saldo tra aziende che per il 2015 prevedono un aumento e quelle che prevedono una riduzione delle spese per investimenti in flotte è positivo e pari a +11,7%. A sorpresa, tra i noleggiatori più pronti a investire ci sono quelli spagnoli, oltre che i soliti nordici, tedeschi e inglesi. Tuttavia questi dati bilanciano anche il fatto che, per il 2014, complessivamente ora le aziende si aspettano investimenti inferiori a quanto previsto nelle edizioni precedenti dell’indagine (il saldo passa da +13% di tre mesi fa a +7% di questo trimestre).
Il rallentamento degli investimenti per quest’anno non stupisce se si consdera che, a livello continentale, sul fronte della time utilisation il saldo tra ottimisti (che ne vedono un aumento) e pessimisti (una riduzione) è passato da +45% nel secondo trimestre a solo +3% nel terzo.
Le dolenti note italiane
Purtroppo l’Italia è il paese dove si registrano le note più negative in questa indagine. Oltre al dato sintetico già citato poco sopra, i noleggiatori italiani hanno visto una riduzione delle intenzioni di investimento e della crescita rispetto ai tre mesi prima.
L’unica misura che sembra restare stabile è quella sulla time utilisation, dove il numero di aziende con tassi di utilizzo delle macchine in crescita sono salite dal 13% al 14%.
Anche in Sapgna, dove pure la situazione non è rose e fiori, la situazione non è così negativa come da noi.
Le previsioni
Lo sguardo al futuro mostra ancora una volta la discrepanza tra nord e sud Europa. I tedeschi sono tra i noleggiatori più ottimisti: il 75% di loro si vede in condizioni migliori di oggi da qui a 12 mesi. Gli italiani sono i più pessimisti, con solo il 14% dei rispondenti in questa condizione (erano il 43% tre mesi prima). Il saldo tra ottimisti e pessimisti a livello europeo è +47%, in crescita dal +40% del secondo trimestre.
E’ quindi innegabile che il sentiment dei noleggiatori europei nel complesso si è indebolito in questi tre mesi e, come detto, non stupisce visto il rallentamento dell’economia del Vecchio Continente. Tuttavia qualche speranza in più c’è, per il futuro, almeno a livello complessivo.
Per i noleggiatori italiani, invece, a vedere questi dati sembra che non resti che emigrare…