Secondo l’osservatorio Cresme Europa Servizi, a ottobre 2009 i bandi relativi a lavori pubblici erano poco più della metà in numero, e inferiori in valore rispetto a 12 mesi prima. A ottobre si sono registrati 1.533 appalti per un valore di 2,913 miliardi. Dodici mesi prima il dato era di 2.612 avvisi per 3,309 miliardi: il numero degli avvisi è quindi sceso del 41,3% e l’importo del 12%.
Alla riduzione del numero di opere si è aggiunta anche quella degli importi a base d’asta, sino a ora “sostenuti” dalle grandi opere.
Sono sempre più necessari, quindi, i fondi sbloccati alcuni giorni fa dal CIPE, che ammontano a 8,8 miliardi di euro. Tra le opere di maggior peso ci sono il Ponte sullo Stretto, il terzo valico e la Pedemontana lombarda, in cui possono aprire i cantieri, almeno per lavori preliminari e primi lotti.
Altre aree di intervento sono la ricostruzione dell’Abruzzo, due nuove linee della metropolitana a Milano, la statale Lecco-Bergamo, le opere del Ministero dell’Ambiente per la difesa del suolo e il dissesto idrogeologico, e il piano delle piccole opere nel Mezzogiorno.