Il 2015 ha registrato una solida crescita del giro d’affari per il Rent-a-Car, con un fatturato che ha toccato quota 1,1 miliardi di euro e uno sviluppo del 4,9% rispetto al già positivo 2014. Si tratta del record assoluto del segmento nel nostro Paese, anche del livello pre-crisi, come evidenzia il 15° Rapporto dell’associazione degli autonoleggiatori.
Un anno partito sotto il segno di Expo, che però non ha inciso in modo significativo sul dato complessivo, e terminato con la riscoperta turistica delle mete italiane. Altro forte driver della domanda rispetto al 2014 è stata la maggiore penetrazione del noleggio a lungo termine presso nuovi clienti, specialmente PMI, che ha determinato una fisiologica esigenza di vetture in pre-leasing, per le quali si ricorre al Rent-a-Car. A confermare il trend, la crescita trainante presso le location aeroportuali, con un +5,4% (724 mln di euro, pari al 65% del fatturato complessivo), ben al di là dell’aumento del flusso di passeggeri registrato lo scorso anno (+4%) negli hub italiani. Tutto ciò, in condizioni logistiche fornite dai gestori aeroportuali a volte totalmente inadeguate (alle quali aggiungiamo un servizio non proprio all’altezza per efficienza e cortesia da parte degli sportelli).
I dati 2015 confermano anche la migliorata capacità degli operatori di intercettare la clientela attraverso i propri siti web: il fatturato generato da clienti che noleggiano direttamente, senza intermediari, è cresciuto del 7,8%, mentre quello realizzato attraverso broker e tour operator ha registrato uno sviluppo inferiore alla media (3,8% vs 4,9%). Ogni giorno oltre 12mila persone hanno fatto ricorso ai servizi di noleggio (522 l’ora), per un totale che supera la soglia di 4,5 milioni di unità. Le due principali fonti di business in crescita nel 2015 (i noleggi presso le location aeroportuali e il pre-leasing) hanno anche determinato un aumento significativo dei giorni di noleggio (+8%) che per la prima volta hanno superato la soglia dei 30 milioni.
Da evidenziare i prezzi in calo per la clientela (fatturato per giorno di noleggio: -2,2%). Tornato positivo anche il dato riguardante le immatricolazioni, calate del 4,8% nel 2014 anche a causa dell’ampio ricorso da parte degli operatori al “rent-to-rent” (vetture prese in noleggio dai “cugini” del lungo termine o in alcuni casi anche in leasing finanziario). Sono circa 20mila le vetture acquisite in più dal comparto rispetto all’anno precedente tra acquisti (immatricolazioni: +21%) e altre forme di acquisizione (in noleggio o leasing +10,8%).
Oltre all’aumento complessivo dei volumi, si registra anche un innalzamento del valore medio delle vetture acquistate direttamente, passato da 14.725 a 15.373 euro (5% in più); un fenomeno in linea con la maggior domanda turistica, che ha richiesto vetture più capienti per passeggeri e bagagli. Naturale conseguenza è stata anche la crescita della flotta media (+5,7%) ormai vicina alle 110mila unità.
Un ultimo dato positivo arriva dalla spinosa questione dei furti, che da anni vede ormai nel ruolo di “vittima sacrificale” delle organizzazioni criminali la flotta dei veicoli a noleggio. Grazie a nuove soluzioni tecnologicamente avanzate di protezione, il numero dei furti e il danno prodotto agli operatori del Rent-a-Car è stato ridotto, rispettivamente da 1.342 a 1.238 furti e da 11 a 8,5 mln di euro.