Secondo l’osservatorio OICE-Informatel sul mercato pubblico dei servizi di ingegneria e architettura, anche nei mesi autunnali procede l’andamento negativo del mercato delle gare pubbliche per questi servizi, che costituiscono un indicatore che anticipa l’andamento della domanda delle costruzioni proveniente dal settore pubblico.
A ottobre, infatti, il valore di questo indicatore è pari a -23,0% in valore su ottobre 2014. Se si guarda al complesso del 2015 registrato fino a qui, la perdita è pari all’11,4% rispetto agli stessi mesi del 2014.
Le gare registrate nel mese di ottobre sono state 354, per un importo complessivo di 21,6 milioni di euro. Rispetto ad ottobre 2014 il numero dei bandi cresce in realtà del 2,6%, ma il loro valore, come detto, cala sensibilmente. Le pubbliche amministrazioni sembrano quindi muoversi in una situazione in cui le opere non sono più rimandabili nel tempo, ma le risorse per realizzarle sono sempre meno.
Nel complesso dei primi dieci mesi del 2015 sono state indette 3.267 gare, per un valore complessivo di 370,8 milioni di euro. Anche in questo caso, rispetto allo stesso periodo del 2014, mentre il numero delle gare sale del 5,4%, il loro valore scende dell’11,4%.
Continuano inoltre a essere molto forti i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate: in base ai dati di ottobre il ribasso medio per il 2014 è del 29,9%, mentre le prime informazioni sulle principali gare indette nel 2015 e già aggiudicate (ovviamente parziali, per ora) mostrano un ribasso medio del 40,6%.
Come testimoniano i commenti dell’OICE, questi dati mostrano il continuo rallentamento degli investimenti degli enti pubblici, che riguarda tutte le tipologie di progetti.
Se nel 2014 si era registrata un’inversione di tendenza rispetto alla crisi 2013, purtroppo quest’anno il mercato è tornato a fare marcia indietro. Secondo l’OICE la stima finale per il 2015 è di un calo dell’11% del valore delle gare.
La crisi della disponibilità di risorse da investire da parte della PA è sintomatica delle continue restrizioni di bilancio di cui tutte le amministrazioni continuano a soffrire a tutti i livelli. Un altro segnale particolarmente negativo è il ribasso dei valori di aggiudicazione, ricercato fortemente dalle amministrazioni a corto di fondi ma sempre meno in grado di garantire non solo la qualità della progettazione ma anche, in un secondo momento, la disponibilità per le aziende incaricate di risorse da investire.
Un dato che quindi colpisce, sia pure in maniera indiretta, anche il settore del noleggio per edilizia, che di fatto vede mancare uno dei suoi mercati di sbocco, almeno per alcuni altri mesi a venire.