Il governo negli ultimi tempi ha stanziato fondi importanti per gli interventi anche strutturali sul patrimonio edilizio scolastico. “La buona scuola”, in sostanza non è solo una questione di programmi e contenuti, ma conta anche l’involucro, soprattutto se la costruzione risale a decine di anni fa, com’è nella maggior parte delle scuole nazionali, perché la tutela della salute degli studenti è primaria.
Uno dei maggiori problemi e causa di preoccupazione è l’amianto, presente ancora in moltissime coperture. Per creare una mappatura il più possibile completa degli interventi di dismissione ancora da effettuare, Italia Sicura e il ministero dell’Ambiente hanno deciso di procedere all’utilizzo di droni dotati di telecamere ad alta risoluzione che avranno il compito di sorvolare le città, individuare le scuole e verificare la presenza dell’amianto.
Per risolvere questo problema, molte amministrazioni hanno già utilizzato i fondi messi a disposizione dal 2014 (400 milioni di euro) e prima ancora i 150 milioni del “decreto del fare”, mentre un’altra fonte cui attingere sono i 905 milioni previsti dall’operazione #MutuiBei. Di fatto, i cantieri già avviati sono oltre 1.200, in tutta Italia.