Riprendiamo le nostre riflessioni, che abbiamo lasciato lo scorso lunedì sul tema dell’informazione, intesa come conoscenza e possesso di una chiave di lettura. Ma informazione significa anche accesso e analisi dei dati, soprattutto in funzione applicativa. Ed è qui che entra in gioco lo sviluppo della tecnologia.
Tecnologia
Un segnale inequivocabile della crescita del noleggio e dell’incremento della domanda è la fame di tecnologia da parte dei noleggiatori, tema al quale Assodimi ha dedicato l’ultimo congresso. Tecnologia per la gestione dei processi, dispositivi tecnologici sulle macchine, strumenti per trasformare i dati raccolti in orientamenti strategici o attività di marketing. Anche il noleggiatore italiano, di qualsiasi dimensione, si è abituato a cercare la migliore tecnologia possibile in termini di recupero di efficienza: ogni euro risparmiato andrà, però, ad aggiungere il valore erogato e non sarà usato per combattere la guerra dei canoni al ribasso.
In questo senso, fanno scuola alcuni sviluppi tecnologici messi a disposizione dei gestori di flotte, come ad esempio il nuovo LoJack Connect, dispositivo che consente di accedere a una serie di benefici immediatamente monetizzabili, con vantaggi per fleet manager, noleggiatori e utilizzatori. Un progresso multifunzionale, quello della nuova tecnologia a disposizione, da tenere ulteriormente d’occhio e che consentirà, a chi vorrà fare un ulteriore salto di qualità, di sviluppare ad esempio piattaforme di offerta differenziata, come ha insegnato il colosso tedesco Zeppelin.
Disponibilità
Caduto il velo pregiudiziale tra noleggio e vendita che tanto ha disturbato lo sviluppo armonico negli anni del boom (1997-2007), anche lo speculare dualismo tra noleggio o acquisto ha perso ormai qualsiasi significato. Il tema sul tavolo oggi è semmai quale modalità di accesso a un bene, tra le tante disponibili, è la migliore per le singole esigenze di ciascuna impresa. Ci siamo abituati nella vita quotidiana a considerare la sharing economy parte integrante delle nostre abitudini di vita; così come la stretta creditizia ci ha dato una svegliata sulle altre possibilità di poter disporre di un bene strumentale, dribblando la dipendenza dalle risorse finanziarie prestate dalle banche.
Certo, l’amministrazione fiscale continua a drogare il mercato delle vendite col superammortamento, ma questo va a vantaggio anche dei noleggiatori – nel senso che porteranno in ammortamento un valore superiore ai loro acquisti di macchine da inserire nella flotta – e delle società di leasing, più che mai attive sul fronte del sostegno, per giunta in uno scenario di tassi finalmente praticabili. La vera sfida per il futuro è però già cominciata e sarà tutta su come daremo corpo al termine “disponibilità” che, di fatto, ha già fatto nascere alcuni canali alternativi perfino al noleggio, come le piattaforme Web in cui le imprese possono scambiarsi le macchine. Nessun allarmismo però: se consideriamo il noleggio una soluzione professionale, l’efficienza reale e la tutela per i clienti di servizi di questo tipo è ancora tutta da dimostrare. Vi ricordate l’avvento degli “hard discount”? Hanno forse fatto scomparire la grande distribuzione tradizionale?
Rinnovo delle flotte
Al tema della disponibilità è strettamente collegato quello del rinnovo dei mezzi in flotta. Il parco macchine complessivo del noleggio in Italia è ancora decisamente troppo vecchio per diffondere una cultura della soluzione e dell’efficienza. Complice anche il fatto che, all’alba della crisi, molte società hanno subito dismesso (con una singolare lungimiranza) il servizio di noleggio o hanno (s)venduto i gioielli di famiglia (leggi le macchine più belle) per fare cassa.
Nel 2017 molti noleggiatori sono però tornati ad acquisire mezzi nuovi (che non significa acquistare, appunto), ottenendo immediati riscontri positivi. Troppi player sono però rimasti al palo, continuando a mettere in circolo problemi anziché benefici. Il clima positivo, l’avvento di una concorrenza più qualificata e, soprattutto, gli sforzi evolutivi dei costruttori, vedranno certamente un 2018 ricco di mezzi nuovi in circolazione. Sarebbe bello, in questo senso, cominciare a ragionare di conseguenza in termini di sistema, facendo emergere quelle barriere d’ingresso qualitative che le norme ancora non sono in grado di garantire, garantendo tutt’ora a qualsiasi cialtrone la possibilità di qualificarsi noleggiatore.
Nell’articolo di lunedì prossimo parleremo di concorrenza, mercato e collaborazione.