I dati rilasciati dallo studio Corporate Vehicle Observatory di Arval Italia, in collaborazione con Econometrica, dimostrano il trend crescente dei dispositivi di guida intelligente all’interno delle flotte aziendali.
Il 63% degli intervistati, tutti gestori di flotte di dieci e più autoveicoli, dichiara di avere almeno un’auto dotata di sistemi di guida intelligente nella propria flotta. La maggior parte di questi afferma di aver scelto tali dispositivi per aumentare la sicurezza dei driver e, in secondo luogo, per incrementare l’efficienza della flotta. Il 73% dei gestori di flotte con auto intelligenti riscontra un concreta riduzione del TCO – Total Cost of Ownership, ovvero il costo complessivo della flotta considerando tutti gli aspetti legati al possesso del bene, che viene migliorato nonostante in alcuni casi il noleggio di una vettura intelligente possa essere leggermente superiore a una standard.
I dispositivi di guida intelligente considerati più utili dai Fleet Manager sono quelli per il rilevamento della stanchezza del guidatore (83%), la frenata assistita in caso di emergenza (83%), il dispositivo per il mantenimento automatico della distanza di sicurezza (82%), la segnalazione di autoveicoli nell’angolo cieco del guidatore (79%) e il tasto per la chiamata automatica in caso di emergenza ( 79%).
“La diffusione di ‘auto intelligenti’ è sempre più capillare anche all’interno delle flotte aziendali. Questi autoveicoli – dichiara Alessandro Torchio, Head of Consulting & CVO di Arval Italia – contribuiscono a rendere le flotte più efficienti e influenzando positivamente la soddisfazione dei driver: la multimedialità e l’assistenza alla guida generano, infatti, un miglioramento dei comportamenti alla guida e una maggiore sicurezza e, come conseguenza ulteriore, un’ottimizzazione dei costi di gestione dell’intera flotta”.