Secondo i dati dell’Agenzia del Territorio, nel secondo trimestre del 2009 il mercato immobiliare ha continuato a mostrare un andamento negativo, con 361.844 transazioni complessive. Il calo delle compravendite è stato del 12,3% rispetto al secondo trimestre 2008 (tasso tendenziale annuo). Come già notato negli ultimi trimestri, tale andamento ha investito tutte le tipologie immobiliari, e in maniera particolarmente accentuata il settore produttivo.
Nel complesso, tuttavia, il calo è meno forte di quello registrato nei trimestri precedenti.
Sempre secondo l’Ance, la crisi si farà sentire ancora di più nei prossimi mesi: il dato di oggi è, infatti, attenuato dal trascinamento degli investimenti avviati prima della fase acuta della crisi, 18-24 mesi fa, e ora in via di completamento.
Per la fine del 2009 l’Ance si aspetta una contrazione delle compravendite pari al 20%. Il dato non coincide con quello di Nomisma, che, proiettando i dati dell’Agenzia su tutto il 2009, stima, a fine di quest’anno, un numero di case compravendute pari a 600.000 ossia “solo” il 12,6% in meno.
Sul fronte dei prezzi delle abitazioni, i dati dell’Agenzia mostrano che questi, pur in un mercato con domanda calante, sostanzialmente tengono. Ciò sembra confortare l’interpretazione, proposta da Nomisma, secondo cui le famiglie italiane, tradizionalmente poco indebitate, non stanno immettendo le loro case sul mercato espandendo l’offerta, fenomeno questo che potrebbe incidere negativamente sui prezzi in futuro, se le cose dovessero cambiare.