Airbnb ha recentemente acquisito il controllo di Luxury Retreats, società canadese che offre un servizio di affitto di ville e case di alto livello. Il valore della transazione non è stato divulgato, ma si ipotizza che abbia raggiunto i 300 milioni di dollari.
Anche alcuni operatori del turismo tradizionale (Accor, la più grande catena alberghiera europea) e del turismo online (Expedia, il gigante delle prenotazioni online) si erano fatti avanti per l’acquisizione. Secondo alcune fonti vicine all’operazione, le loro offerte, anche se superiori come importo, sono state scartate a favore di quella di Airbnb perché quest’ultima garantisce un maggior controllo dell’azienda a Joe Poulin, il suo fondatore, che resterà nel gruppo e riporterà direttamente al CEO di Airbnb Brian Chesky.
Luxury Retreats costituisce una preda molto interessante per Airbnb, poiché ha un portafoglio di oltre 4.000 proprietà di alto livello, e ha costruito un servizio di prenotazione di vari servizi aggiuntivi (come maggiordomi, cuochi privati e altre esperienze da provare nelle proprietà in affitto) che Airbnb potrà offrire anche per altre case che ha in portafoglio.
Il turismo delle esperienze
Infatti i concorrenti di Airbnb non stanno a guardare, nonostante questa sconfitta, e si stanno rivolgendo verso l’acquisto di altre aziende. Accor ha infatti acquisito l’anno scorso il sito di affitti di lusso Onefinestay, ed è in trattativa per acquistare Travel Keys, un broker di ville private nei Caraibi. Expedia sta invece ampliando l’offerta di case di lusso di HomeAway, attraverso la sua divisione Luxury Rentals.
L’acquisizione di Luxury Retreats è l’acquisizione più importante mai fatta dal leader della condivisione di case e abitazioni per brevi soggiorni, ed è solo il primo di una serie di acquisti atteso per il 2017. Secondo gli esperti del settore, gli obiettivi sembrano essere siti web di aggregazione di voli, di gestione di prezzi e pagamenti, finalizzati a dare ulteriori strumenti ai proprietari che vogliono guadagnare con le loro proprietà. Oltre ovviamente ad acquisizioni strategiche nei grandi mercati che cresceranno nel futuro, ossia Cina e India.