Gli ospiti Airbnb già da molto tempo possono offrire alloggio gratuitamente a chi è coinvolto in una grave emergenza (come ad esempio un terremoto o un’inondazione): in Italia ad esempio questo è successo in occasione del terremoto che ha colpito Amatrice, Accumoli, Arquata e le zone limitrofe nel 2016.
Un primo esempio di comportamento di questo tipo si era già registrato nel 2012 a New York in occasione dell’uragano Sandy.
Ma non sarebbe ancora meglio se per emergenze di questo tipo (facendo tutti gli scongiuri del caso) ci si potesse preparare? Sarebbe utile se gli ospiti disponibili, tra coloro che hanno le loro abitazioni agibili vicino a una zona coinvolta dall’emergenza, potessero essere automaticamente coinvolti in questa azione solidale.
Airbnb sta pensando proprio a questo, e sta creando un sistema, attualmente in fase di progetto pilota nell’area di San Jose in California, con cui i residenti possono scegliere di essere inseriti in una lista d’attesa in caso di crisi. L’obiettivo è velocizzare le operazioni di soccorso aiutando un numero anche limitato di persone a trovare una sistemazione temporanea.
L’idea prende spunto dagli eventi catastrofici che hanno riguardato gli USA nell’estate 2017, quindi non terremoti, ma uragani e incendi di vaste proporzioni.
Il programma, denominato Open Homes, oltre alla lista di attesa per proprietari volenterosi, offrirà attività e corsi di preparazione e addestramento alla gestione delle emergenze, una campagna di educazione digitale e un protocollo di comunicazione con cui mettersi in contatto con gli ospiti che si sono resi disponibili.
Airbnb ha dichiarato di voler espandere il programma anche ad altre città, dopo il test a San Jose.
Ovviamente, oltre alla componente etica dell’iniziativa, va aggiunto che per Airbnb questo programma è un’ottima occasione per guadagnare punti con le amministrazioni locali: dato che spesso negli ultimi anni si sono verificati casi di città in cui il servizio è stato bandito o notevolmente limitato, aggiungere questa componente di servizio di pubblica utilità non può che migliorare i rapporti dell’azienda con le amministrazioni più scettiche nei suoi confronti.