Il settore industriale e quello delle costruzioni costituiscono i due segmenti principali di clientela del noleggio B2B. E a livello europeo purtroppo non si registrano molte notizie positive su entrambi questi fronti.
Sul fronte della produzione industriale, l’Indice Composito Markit PMI per la zona euro è risultato pari a 46,5 (un valore inferiore a 50 indica una contrazione del settore produttivo): il tasso di riduzione delle attività ha accelerato per il secondo mese consecutivo fino a risultare il più rapido dal novembre scorso.
Il PMI mostra che la produzione è diminuita ininterrottamente nei 19 mesi scorsi con la sola eccezione di un piccolo incremento osservato all’inizio dell’anno scorso. Anche la Germania, che pure è tra le poche nazioni in cui la produzione industriale cresce, registra un forte rallentamento. Tra i quattro maggiori paesi dell’area dell’euro la Francia è stato quello che ha riportato la crisi maggiore con la produzione in discesa al tasso più rapido in quattro anni.
Il valore dell’indice PMI italiano è pari a 44,6, quindi inferiore alla media europea. L’indice è diminuito al valore più basso in sette mesi, dal 45,8 di febbraio. L’ultimo dato è stato al di sotto della media registrata durante gli ultimi 20 mesi di declino, ed è indicativo di un forte deterioramento delle condizioni operative generali. La tendenza negativa della produzione è causata in parte dalla forte e accelerata contrazione dei nuovi ordini, la maggiore dallo scorso maggio e che estende l’attuale periodo di declino a 22 mesi.
La crisi nelle costruzioni
Nel frattempo, gennaio stato il tredicesimo mese consecutivo di contrazione della produzione nelle costruzioni in Europa.
Un dato positivo, anche se non definitivo, arriva dall’Osservatorio Oice-Informatel, che traccia gli appalti pubblici di ingegneria e architettura, appalti che anticipano quelli di costruzione di opere pubbliche (nazionali e locali). Gli appalti di ingegneria e architettura a febbraio si sono attestati a 33,3 milioni di euro, in aumento rispetto allo stesso mese del 2012, +9,6% in valore.
Il dato tra l’altro compensa la perdita rilevata a gennaio 2013, permettendo al primo bimestre di chiudere con un lieve aumento, +3,0% in valore, rispetto allo stesso periodo del 2012. Un segno positivo che non deve tuttavia trarre in inganno: se paragonato al bimestre 2010, in cui furono rilevate gare per 121,0 milioni di euro, quello corrente, con i suoi 53,1 milioni, fa rilevare un crollo del 56,1%.
Sono sempre molto alti, inoltre, i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate.
L’Italia industriale sta vivendo un periodo difficilissimo, l’intero settore é lasciato a se stesso, sindacati, associazioni e soprattutto la cattiva politica economica e finanziaria unita al medievale servizio offerto dalle nostre banche non lasciano sperare a nulla di buono. Sono cmq fermamente convinto che solo con il virtuosismo proprio della nostra capacitá di fare impresa ne usciremo pian piano. Bisogna stringere i denti oggi e cercare di preparare al meglio il terreno per la nuova stagione di semina.
Sono daccordo con Diego i tempi sono difficili ma lavorando con professionalita’ e impegno ne verremo fuori