A livello europeo (e italiano) si registra finalmente qualche notizia positiva, soprattutto sul fronte della produzione industriale, ma anche in parte in quello delle costruzioni.
Per quanto riguarda la prima, l’Indice Composito Markit PMI si attesta a Giugno a 48,8, in aumento e al valore massimo da 16 mesi a questa parte. Anche se è da Agosto 2011 che non si registra un valore pari o superiore a 50 (che, lo ricordo, è lo spartiacque tra recessione e crescita in campo industriale), in tutti i paesi monitorati si è registrata una crescita, a eccezione della Germania.
Gli esperti di Markit, la società che elabora questo indice, sostengono che questa lieve contrazione potrebbe lasciare il posto a una crescita nel terzo trimestre.
Il valore dell’indice PMI italiano è salito a Giugno, portandosi da 47,3 di Maggio a 49,1. L’indice, pur restando anch’esso sotto la soglia neutra di 50 punti, si avvicina molto a questo livello, interrompendo una serie di rilevazioni negative. La lieve espansione dell’attività di produzione di beni intermedi e di capitale ha controbilanciato la riduzione di quella dei beni di consumo. Come sempre ormai da diversi mesi a questa parte, un buon sostegno è arrivato dalle esportazioni.
Gli analisti di Markit sottolineano come la media dell’indice PMI per il trimestre sia la più alta dal primo trimestre 2012, e come questo quindi faccia ben sperare anche per il terzo e il quarto.
Qualche debole segnale nelle costruzioni
Ad Aprile 2013, rispetto allo stesso mese del 2012, la produzione nelle costruzioni nella zona Euro è scesa del 6,6%, e del 5,9% nell’Unione a 27. Si tratta di una prosecuzione dei trend negativo in atto dal 2008. Il segmento più colpito è quello dell’ingegneria civile, con cali intorno all’8%, mentre la costruzione di edifici ha registrato una riduzione più contenuta.
Rispetto al mese di Marzo, tuttavia, si segnala qualche miglioramento, con una crescita del 2% nella zona Euro e dello 0,9% nell’UE a 27. I tassi di crescita maggiori si sono registrati in Germania, Portogallo e, udite udite, in Italia (+5,5%).
Notizie meno positive arrivano però dall’Osservatorio dell’OICE sulle gare di ingegneria e architettura (appalti che in qualche misurano anticipano il clima degli investimenti pubblici): a Maggio il valore delle gare pubblicate si è fermato a 28,6 milioni di euro contro gli 88,7 raggiunti nel maggio 2012, con una riduzione del 67,7%. Nei primi cinque mesi del 2013 si è perso il 29,6% del valore rispetto al 2012.
Le gare per servizi di ingegneria e architettura bandite nel mese sono state 320, per un importo complessivo di 28,6 milioni di euro. Rispetto al mese di maggio 2012 il numero delle gare scende del 13,0%.
Molto negativo il confronto tra i primi cinque mesi del 2013 rispetto a quelli del 2012: sono state bandite 1.599 gare per un importo complessivo di 148,5 milioni di euro che, rispetto ai primi cinque mesi del 2012, crescono del 1,8% nel numero, ma calano del 29,6% nel valore.