L’uscita dei risultati aziendali di alcuni big mondiali del noleggio ci consente di fare indirettamente il punto sulla situazione del settore a livello globale.
Ashtead Group, ad esempio, è convinta che la crisi farà aumentare l’uso del noleggio, ma anche che il settore va incontro a un ulteriore fase di consolidamento, in cui i piccoli operatori faranno fatica a ottenere finanziamenti a costo zero (o quasi) dai fornitori. Questa visione del settore è stata condivisa durante l’annuncio dei suoi risultati per i dodici mesi conclusi il 30 aprile: per la cronaca, i ricavi sono scesi del 5% e i margini operativi del 17%. La Time Utilisation del gruppo è scesa dal 71% al 67%, e i canoni annuali sono scesi in media dell’8%. Sul fronte positivo, l’azienda ha segnalato una stabilizzazione dei canoni e dei volumi di attività a maggio e all’inizio di giugno.
Ramirent ha annunciato che potrebbe dover attendere il 2011 prima di poter iniziare di nuovo a crescere.
Nel frattempo l’azienda finlandese si concentrerà sulla difesa della profittabilità, riducendo la flotta e gli investimenti nel suo rinnovo, e ruotando le macchine disponibili da un paese europeo all’altro (ad esempio, dalla Spagna alla Polonia) in funzione dell’andamento dei mercati.
L’azienda cercherà la crescita più in segmenti ancora poco serviti che espandendosi in altri paesi.
RSC Equipment Rentals ha annunciato che i ricavi da noleggio raccolti nei due mesi di aprile e maggio sono scesi del 6,8% rispetto allo stesso periodo del 2008. L’azienda prevede che la sua attività nel secondo trimestre di quest’anno scenda, in quanto i nuovi progetti non saranno sufficienti a bilanciare la chiusura di quelli vecchi. Nonostante non abbia registrato l’aumento stagionale di attività tipico del periodo, la RSC sostiene che i canoni si sono stabilizzati di recente.
Lavendon Group ha registrato ricavi in discesa del 13% a parità di valuta nei primi cinque mesi del 2009. I mercati più colpiti nei sei mesi che terminano a maggio sono stati il Regno Unito, la Francia e soprattutto la Spagna, mentre le cose sono andate leggermente meglio in Germania.
Di tutte le società del gruppo, Rapid, quella attiva in medio oriente, continua ad essere la migliore, con tassi di crescita dei ricavi vicini al 40%. Anche il Gruppo Lavendon dirotterà quindi alcune macchine nei mercati che reggono alla crisi.
Anche Aggreko, infine, ha segnalato un rallentamento del business del noleggio in Europa e Nord America, in particolare nei sistemi di controllo della temperatura. L’azienda si aspetta condizioni anche peggiori nella seconda parte dell’anno, quando il confronto si farà con un secondo semestre particolarmente positivo, quello del 2008 (in cui ci sono stati i Giochi Olimpici a Pechino e altri eventi favorevoli).
Il declino è in parte compensato dai progetti internazionali, dove, nonostante una riduzione del numero di contratti firmati, il numero di trattative in corso è ancora molto elevato, e quindi i ricavi potrebbero crescere ancora del 40%.