L’industria dei telefoni cellulari si basa sull’innovazione continua. Negli USA un telefono viene rimpiazzato in media ogni 22 mesi (e penso che in Italia i dati non siano molto diversi), e i lanci di nuovi modelli vengono salutati con eventi che hanno toni quasi da setta religiosa. Grazie agli incentivi forniti dalle compagnie telefoniche, farsi vedere in giro con vecchio modello rischia di farti apparire fuori moda.
Tutto questo fa aumentare le vendite dei fabbricanti di gadget, ma solleva non pochi dubbi non solo di natura consumeristica e sociologica (ma serve davvero aggiornare all’ultimo modello?), ma anche ambientale: dove vanno a finire tutti i telefonini dismessi, spesso perfettamente funzionanti e pieni di parti elettroniche che andrebbero riciclate correttamente?
E’ qui che entra in gioco ecoATM, un’azienda di San Diego che ha ideato e piazzato in diverse città americane una serie di contenitori che sembrano sportelli bancomat, che analizzano il telefonino, il lettore mp3 o il caricabatterie che viene loro presentato, e fanno un’offerta al potenziale venditore. L’offerta è in denaro contante o, a scelta, una donazione a una onlus.
Come funziona un ecoATM
Lo sportello ecoATM per prima cosa prende le impronte digitali e informazioni anagrafiche sul venditore (per evitare il riciclaggio di strumenti rubati). Dopodiché, effettua un insieme di controlli visivi ed informatici per determinare innanzitutto il modello in questione, e poi il suo stato e il suo valore sul mercato dell’usato. Per farlo, lo sportello fornisce anche il cavo di collegamento giusto. ecoATM sostiene di riuscire a riconoscere 4.000 modelli con una percentuale di accuratezza del 97,5%. Solo in una quarantina di casi (su 500.000 strumenti riciclati a oggi) le macchine sono state “fregate” da prodotti falsi, e questi casi sono stati utilizzati per migliorare ulteriormente il software di analisi.
Una volta riconosciuto e valutato il prodotto, lo sportello lo inserisce in un’asta elettronica. Questo passaggio è cruciale, perché fa di ecoATM un broker tra la domanda e l’offerta, e non un rivenditore, eliminando quindi qualsiasi rischio di invenduto a suo carico. Se il venditore accetta il prezzo proposto dal compratore, lo sportello trattiene il prodotto e paga la cifra concordata. A settembre 2012, poco dopo l’uscita dell’iPhone 5, il prezzo offerto per un iPhone 4 o 4S era di circa 175 dollari.
Da qui, il destino del gadget dipende dal modello, dall’età e dallo stato di conservazione. Alcuni vengono rivenduti tramite aziende che li “ripuliscono” e rimettono in funzione: il 30% finisce nei paesi in via di sviluppo, e altri sono rivenduti alle assicurazioni che hanno bisogno di prodotti ricondizionati per sostituire beni analoghi oggetto delle polizze. Quelli troppo vecchi o guasti vengono valutati pochi dollari, e avviati allo smaltimento o al recupero di parti singole.
Attualmente ecoATM ha 150 sportelli in tutti gli USA, ma nel 2013 vuole arrivare a 300, ed estendere il servizio ad altri paesi, arrivando a 20 milioni di gadget riciclati entro il 2014: non tantissimi, dato che si prevede che quelli inutilizzati saranno 530 milioni nel 2015.
La speranza è convincere sempre più persone che stanno per passare a un nuovo strumento a riciclare quello vecchio, eliminando qualsiasi seccatura nella procedura, e gratificandoli con soldi immediati. L’alternativa, infatti, richiederebbe di regalarlo, oppure di recarsi di persona presso qualche centro di raccolta, o metterlo all’asta su eBay. Tra l’altro, diverse chiese locali, per raccogliere fondi, hanno iniziato a chiedere anche i vecchi telefoni a Messa, oltre alla questua, per poterli rivendere con ecoATM…
Grazie dell’articolo, segnalo anche http://www.iphonericondizionati.it/ dove compriamo per i nostri negozi abitualmente iphone5 e iphone6 di classi diverse. Personalmente, avendo un negozio di telefonia trovo maggior convenienza ad acquistare iphone rigenerati che a far da semplice rivenditore di prodotti originali apple dove il margine è poco. Inoltre, con questo fornitore non ho mai avuto ritardi perchè a quanto pare i prodotti non arrivano dalla cina. Recensione dovuta dopo 1 anno di collaborazione.