In questo periodo, soprattutto a Milano, si fa un gran parlare di Uber. Per chi non lo conoscesse, Uber è un software che permette di usufruire del tanto contestato noleggio di auto con conducente (NCC).
Attraverso una app, attualmente disponibile per iOs e Android, si può contattare in tempo reale, 24/7, una macchina elegante, da quattro o da sei persone, per farsi portare dove si desidera. Il pagamento avviene attraverso carta di credito con un sistema che calcola la percorrenza e la velocità di navigazione, e non c’è, dunque, passaggio di denaro tra conducente e passeggero.
Il sistema è collaudato e funziona alla perfezione praticamente in tutta Europa. Ma, perchè c’è un ma, a Milano l’arrivo di Uber ha scatenato un vero e proprio inferno. Tassisti in rivolta, vigili che ritirano i libretti di circolazione alle macchine affiliate al servizio, accuse di evasioni fiscale e un incontro con l’assessore alla viabilità per cercare di risolvere le problematiche sorte per evitare altri sconti.
Uber ha dalla sua un sistema funzionale e, passatemi il temine, comodo. I tassisti hanno dalla loro le licenze, pagate decisamente troppo, ma questa è un’altra storia, e un sistema ormai obsoleto per la viabilità e le esigenze, soprattutto cittadine. In ogni caso, detto tra noi, le auto con conducente esistono praticamente da sempre, anche se probabilmente non esiste una legislazione adeguata, ma non è un gran segreto per nessuno che molte aziende non si servono di servizi taxi ma di NCC con auto più eleganti e full optional per la loro clientela più importante.
Allora, riprendo anche quanto detto settimana scorsa, ma perchè nel nostro bel paese sembra che ogni cosa legata al noleggio debba essere un mezzo pasticcio? Nel frattempo, nemmeno a dirlo, si sono aperti blog, pagine facebook e chi più ne ha più ne metta contro la società olandese. Ovviamente in contemporanea sono anche spuntate come funghi dopo un giorno di pioggia diversi cloni di Uber aperti da chi ha fiutato un possibile segmento di mercato interessante e proficuo. Vedremo come andrà a finire, per il momento se ne discute in Comune, in Parlamento e in Commissione Europea, la decisione doveva essere presa per fine giugno ma è stata rimandata. Speriamo decidano velocemente e per il meglio di tutti.