Il rischio di autocelebrarsi è sempre latente, tuttavia a ogni edizione migliora anche il livello di pudore con cui vengono presentati i dati da parte di chi si sussegue sul pulpito dell’Assemblea Pubblica di ANIASA, l’associazione dei noleggiatori auto italiani. D’altronde il noleggio di auto e veicoli cresce costantemente ogni anno; anche nell’ultimo, il settore ha visto incrementare il proprio giro d’affari (+5,7% di fatturato nel 2015 sul 2014) e il sostegno al mercato automotive (+18% di immatricolazioni), mentre l’offerta di car sharing si è ampliata e consolidata in diverse città italiane (647mila iscritti e 4.400 veicoli in flotta), offrendo un’efficace alternativa al possesso dell’auto e all’uso dei trasporti pubblici. L’unico neo, a parte le spinose questioni ancora aperte (alcune delle quali, come il noleggio dei veicoli industriali, a livelli di ritardo imbarazzanti) è il freno della burocrazia e di una normativa ancora ferma al palo, che non disciplina adeguatamente le nuove forme di mobilità a dispetto dell’evoluzione sociologica e della tecnologia disponibile.
Dopo un 2015 in cui il fatturato del settore nel suo complesso ha superato la soglia dei 5,4 miliardi di euro (+5,7% vs 2014), con una flotta di 730mila veicoli e le immatricolazioni in rialzo del 18% (dalle 270.366 del 2014 alle 317.119), anche nei primi mesi del 2016 gli indicatori hanno continuato a evidenziare un ulteriore sviluppo. In particolare, le immatricolazioni di nuove vetture a noleggio sono cresciute complessivamente del 7,4% nel primo quadrimestre, rispetto a un già più che positivo stesso periodo dello scorso anno (+31,8% sul 2014). Il trend in ascesa conferma la graduale affermazione del concetto di utilizzo su quello di proprietà per una consolidata clientela di 65mila aziende e 2.700 PA e per i 12mila driver che ogni giorno, per ragioni di business o turistiche, si rivolgono ai desk del noleggio a breve termine.
Torneremo sull’argomento con altri articoli specifici dedicati ai numeri del noleggio a breve, a quelli del lungo termine e alle dinamiche di gestione del car sharing da parte di ANIASA. E torneremo anche sulle questioni aperte, i cui risvolti purtroppo sono stati solamente accennati nel corso dell’assemblea.