Mobilità e Covid, tra paura del contagio e incentivi

Mobilità ai tempi del Covid, tra incentivi e
Mobilità Covid

Nonostante il diffondersi della seconda ondata di contagi, l’Automotive non si ferma. Complici soprattutto gli incentivi messi a disposizione dal Governo, la mobilità post Covid ha confermato e fatto emergere alcuni scenari che sicuramente caratterizzeranno la mobilità del prossimo futuro.

L’ultima ricerca condotta da Areté, identificata dal titolo “Come cambiano le abitudini ai tempi del Covid” ha evidenziato delle tendenze molto particolari, quasi del tutto mosse dalla paura del contagio.

La survey, la cui analisi coincide proprio con l’avvento della seconda ondata di contagi. Un’informazione da non sottovalutare, che ben argomenta i risultati emersi. Da quanto si apprende, infatti, un intervistato su quattro ha sottolineato l’influenza che la pandemia sta avendo nella presa delle loro decisioni.

Un dato che, oltre a non sorprendere, giustifica la perdita di fiducia nei confronti della mobilità collettiva. Ad oggi, infatti, l’auto privata è preferita rispetto ai mezzi di trasporto. Il 70 per cento degli intervistati ha infatti dichiarato di preferire la propria vettura a qualsiasi altro mezzo di trasporto, in ottemperanza anche del distanziamento sociale.

Seguono gli spostamenti a piedi e in bici, con una percentuale rispettivamente del 6 e del 9 per cento. Mano appeal suscitano invece i trasporti pubblici, la scelta ancora del 9 per cento degli intervistati, e altre forme di condivisione. Il 3 per cento, infatti, utilizza per i propri spostamenti monopattini, car sharing o bike sharing.

Lo sprint degli incentivi

Come abbiamo detto in apertura, l’Automotive si sta lentamente riprendendo. A ottobre, in particolare, un ruolo importante è stato giocato dagli incentivi del Governo. In realtà, al momento solo il 7 per cento dei consumatori ne ha usufruito, ma i dati Areté evidenziano una propensione a muoversi in questa direzione nel prossimo futuro.

Il 46 per cento degli intervistati ha dichiarato di sentirsi pronto ad acquistare sfruttando queste occasioni, soprattutto perché applicate a vetture e motorizzazioni molto convenienti.

A tal proposito, il 63 per cento degli intervistati ha dimostrato un grande interesse nei confronti delle motorizzazioni elettrificate. Tra questi, il 46 per cento ha indicato come prima scelta le vetture ibride, seguite poi da un 17 per cento indirizzato verso le full electric).

Meno accattivante l’idea di acquistare un diesel, che rimane la prima opzione per l’11 per cento degli intervistati.

Nuove preferenze, inoltre, sono state espresse anche per quanto riguarda le formule di acquisto. Rimane alto l’appeal per il noleggio a lungo termine, identificato come soluzione migliore da parte di un automobilista su dieci. Il 30 per cento, invece, è ancora diposto ad acquistare direttamene in contanti, mentre il 52 per cento è più portato verso il finanziamento. Solo l’8 per cento, infine, ha dichiarato di essere interessato alla soluzione del leasing.

Covid sì, ma porte aperte al salone

Nonostante la paura del contagio e il diffondersi dell’emergenza sanitaria, molti preferiscono concludere l’acquisto in concessionaria. Nove automobilisti su dieci, infatti, hanno dichiarato di essere più che propensi ad avviare l’acquisto online, ma di non poter rinunciare al contatto diretto in salone per finalizzare l’accordo.

Nonostante tutto, negli ultimi mesi è cresciuta la fiducia nei confronti di più piattaforme digitali. Il 66 per cento degli intervistati ha indicato WhatsApp come lo strumento privilegiato per rimanere in contatto con il venditore.

Grazie a questo strumento, le informazioni principalmente richieste, sono:

  • video o immagini degli interni (64&)
  • video o immagini degli esterni (53%)
  • immagini degli accessori (52%)

Grazie anche all’utilizzo di queste nuove piattaforme, molti degli intervistati si sono detti favorevoli a recarsi in concessionaria o ad approfondire l’acquisto di domenica, oppure la sera dopo le 20.

Tra i servizi messi a disposizione, rimane alto l’interesse per il test drive a domicilio. Aveva suscitato grande successo già dopo i primi mesi dalla fine della quarantena, ma il 26 per cento degli intervistati continua a guardarlo positivamente.

La nostra rilevazione condotta in una fase nuovamente delicata della pandemia, evidenzia una maggiore cautela della popolazione, intimorita dalla recrudescenza del Covd-19. La necessità di garantire il distanziamento sociale sta guidando e guiderà le scelte dei consumatori anche nei mesi a venire, rallentando l’utilizzo dei mezzi di mobilità collettiva. Sul fronte degli acquisti di auto oggi siamo di fronte a una grande opportunità: quasi la metà degli intervistati si dice pronto a sfruttare gli incentivi messi in campo dal Governo. L’esaurimento di alcune fasce di bonus nel giro di poche settimane richiede oggi un rifinanziamento e un ampliamento delle coperture per tutte le vetture di ultima generazione (a prescindere dalla motorizzazione), se davvero si vuole cogliere l’opportunità di accelerare il rinnovo del nostro vetusto parco circolante.
Massimo Ghenzer, Presidente Areté

Tag dell'articolo: Coronavirus, settore automotive

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