Visual Storytelling nel noleggio, perché no?

Visual Storytelling
Visual Storytelling

La scorsa settimana abbiamo parlato di cambiamento organizzativo. Lo abbiamo approfondito, comprendendo come debba sempre più essere percepito come un’opportunità. Oggi voglio ricollegarmi in qualche modo a questo concetto, partendo da una riflessione (anche un po’ banale): rischiare è la chiave per cambiare.

Probabilmente avrete visto o sentito anche voi (se non addirittura utilizzato) una delle frasi più pericolose che un’azienda possa dire: “abbiamo sempre fatto così“. Perché ha sempre funzionato. Perché non ci siamo mai chiesti se ci fossero strade alternative. Tutto sommato, forse, abbiamo avuto paura di cambiare.

E questo timore del cambiamento, molto spesso, è andato di pari passo con un altro grande argomento di discussione: la rivoluzione (o evoluzione) digitale. Siamo restii ad abbracciarla completamente. Come aziende, rimaniamo legati alle tecniche di vent’anni fa, sicuri che funzioneranno in eterno…perché del resto, “abbiamo sempre fatto così“.

Eppure lo vediamo anche nel noleggio: pensate ad esempio alle opportunità create dalla manutenzione telematica a distanza, ai tempi e alle risorse guadagnate. Oppure, pensate al prezzo dinamico gestito in digitale e a quante opportunità offre di incrementare i ricavi, rispetto al listino fisso che magari nemmeno ci mette in contatto con un cliente potenziale.

Ma anche alla gestione della relazione, come vedremo di seguito.

Cambiare strategia con il Visual Storytelling

Su Rental Blog vi abbiamo già parlato di storytelling raccontandovi, attraverso le parole di Joseph Sassoon, di cosa si tratta e quali sono i vantaggi che questo può portare alle aziende del noleggio.

Oggi voglio fare un passo avanti: abbiamo compreso come ascoltare e raccontare delle storie sia ormai un’attività che fa parte del nostro essere. È una sorta di istinto primordiale per cui, fin dall’inizio dei tempi, l’uomo ha sempre sentito il bisogno di raccontare. Questo perché il racconto in sé ha sempre rappresentato il modo migliore per trasmettere le conoscenzeintrattenerecoinvolgere.

Questa necessità si è fatta ancora più forte con l’avvento del digitale, tant’è che – molto spesso – quando navighiamo online siamo sommersi da storie di qualsiasi tipo. E non parlo delle “stories” di Instagram o Facebook, ma di vere e proprie storie che vengono raccontate da marchi, aziende, persone.

La loro peculiarità deriva dal modo in cui sono raccontate. Non si tratta più di testi, di parole. O almeno, non solo. Si tratta di storie visuali, che possono essere condivise tramite immagini, video, grafiche particolari. Assolvono a due obiettivi principali: da un lato, ovviamente, raccontare la storia; dall’altro, suscitare delle emozioni e attirare l’attenzione dei lettori.

Marketing is no longer about the stuff that you make,
but about the stories you tell.

E questo rappresenta un cambiamento fondamentale, anche se spesso sottovalutato. Siamo ormai consapevoli di come funzionano i social, per esempio, e tendiamo a dare per scontati i post che vediamo scorrere nel nostro feed personale. Tuttavia, chi più chi meno, questi contenuti fanno parte di una strategia di Visual Storytelling.

L’importanza del passaggio al Visual Storytelling

Ma che cos’è nello specifico il Visual Storytelling? È un asset fondamentale nella strategia di marketing e comunicazione aziendale, soprattutto in ottica di differenziazione e connessione emotiva con i clienti. Si tratta di storie che vengono raccontate attraverso i media, espressioni artistiche integrate fra loro, che vanno oltre le parole. E questa modalità di fare comunicazione, anche nel mondo del noleggio, porta con sé vantaggi molto importanti.

Questo anche perché i contenuti multimediali, come dimostrano diverse ricerche, funzionano meglio rispetto al mero testo. Sono immediati, coinvolgenti, emozionanti ed evocativi. Sono, in altre parole, in grado di smuovere la parte più profonda dell’essere umano.visual storytelling end

So che può sembrare un po’ smielato e, dall’altro lato, difficile da mettere in pratica. Del resto, se per esempio immagino di dover applicare il Visual Storytelling alla comunicazione di una macchina movimento terra…mi trovo io stessa in difficoltà! In realtà, però, stiamo parlando di una tecnica molto importante e ad oggi fondamentale per riuscire a distinguersi dai competitor.

Quindi, perché nel racconto di marca diventa fondamentale utilizzare il Visual Storytelling?

  1. le immagini sono fondamentali per chiarire le idee;
  2. interagire con le immagini permette di creare coinvolgimento emotivo;
  3. le immagini aumentano la capacità di memorizzazione.

Attenzione però. Visual Storytelling non significa solamente condividere una bella foto o un bel video, che emozionano e allo stesso tempo fungono da contenuto commerciale. Fare Visual Storytelling significa anche raccontare delle esperienze. E del resto, quando raccontiamo una storia, non stiamo forse raccontando un’esperienza?

Se si riesce a mettere in pratica questa modalità di comunicazione, abbiamo già vinto. Significa che siamo riusciti a spostare l’attenzione degli utentu dalle caratteristiche tangibili e concrete del prodotto, alle sensazioni che l’utilizzo di quello stesso prodotto sa regalare.

L’applicazione al mondo della formazione

Sul fatto che la formazione sia centrale all’interno della vita aziendale, siamo tutti d’accordo. Sono diversi i corsi che vengono messi a disposizione dei collaboratori e ognuno affronta temi tra i più disparati.

visual storytelling e-learningTuttavia, molto spesso, gli stessi collaboratori si chiedono quanto davvero servano questo tipo di incontri formativi alla propria crescita professionale. Nella maggior parte dei casi, la formazione interna si limita a tre elementi principali: un PC da cui seguire il corso, delle slide atone e graficamente ancora agli anni Novanta, un collaboratore annoiato.

Non è quindi arrivato il momento di ripensare le logiche dell’apprendimento aziendale.

In questo contesto, il Visual Storytelling può correre in aiuto. Questo perché si tratta di una tecnica che ben si sposa con l’idea di un’informazione aziendale breve e una formazione continua. Immaginate un format visuale leggero, rapido, cadenzato: qualcosa che rimane facilmente impresso nei vostri collaboratori e permette loro di essere sempre sul pezzo.

I vantaggi che ne derivano sono diversi:

  • alto grado di coinvolgimento, che garantisce quindi una motivazione e una partecipazione migliore rispetto al tradizionale corso online;
  • maggiore interazione e collaborazione, che di conseguenza porta a un incremento nello scambio di conoscenze;
  • semplificazione dei concetti, dato che anche quelli più complessi possono essere destrutturati e spiegati in modo più chiaro attraverso dei contenuti multimediali;
  • meno resistenza da parte dei collaboratori che devono sospendere o prestare parallelamente attenzione alle proprie mansioni.

Sul come mettere in pratica il Visual Storytelling a livello di formazione aziendale, i modi sono diversi. Possono essere progettate delle piattaforme di e-learning apposite, oppure possono essere sfruttati i social media. Allo stesso tempo, nel farlo, si può creare un’attività di storytelling nel Visual Storytelling.

Lasciate che siano i vostri collaboratori a raccontare la formazione che stanno seguendo. Permettete loro, incentivandoli un po’, di condividere la loro esperienza, di raccontare le loro emozioni e le loro sensazioni. E questo non vale solo per la formazione: tenetelo a mente sempre. Lasciate che siano loro a raccontare la vostra azienda.

Le storie sono belle: ci piace leggerle, ci piace raccontarle, ci piace condividerle. Perché non farlo?

(NB, piccola marchetta: Rental Academy è sempre a vostra disposizione per fornirvi tutto il supporto, la formazione e la consulenza di cui potete avere bisogno; e il nostro 2022 seguirà sicuramente un paio di dritte fondamentali per migliorare ancora ciò che condividiamo con voi 😜)

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