Peggiora il sentiment delle imprese industriali

Andamento del sentiment nelle imprese italiane
Andamento del sentiment nelle imprese italiane

Il clima di fiducia delle imprese italiane è peggiorato nel secondo trimestre di quest’anno. Gli indici relativi all’attività futura, ai nuovi ordinativi e ai profitti aziendali sono tutti scesi sui minimi degli ultimi due anni, anche se si resta in territorio comunque positivo. A dirlo è l’aggiornamento trimestrale del business outlook, un’indagine condotta dalla società Markit Economics.

Andamento del sentiment nelle imprese italiane

Nel complesso, il saldo del numero di imprese che prevede un aumento dei propri livelli di attività nei prossimi 12 mesi è sceso al 36%, in calo rispetto al 41% del mese precedente.

Il calo è stato guidato dal settore produttivo, dove l’ottimismo per l’attività in corso è sceso al livello più basso dall’ottobre 2012. L’indicatore per le imprese industriali, che ha registrato un valore del 27%, è calato di ben 17 punti percentuali: si tratta del calo più forte mai registrato dai tempi della crisi del 2011.

Tra le motivazioni citate dalle imprese industriali che hanno partecipato all’indagine ci sono l’instabilità politica, l’aumento dei costi di produzione e il trend di crescita del protezionismo a livello globale, che potrebbe colpire duramente, in modo sia diretto che indiretto, un paese votato all’export come il nostro.

Fortunatamente, le imprese di servizi si sono dimostrate meno pessimiste a proposito di questi temi, e pertanto il loro saldo per l’attività in corso è rimasto sostanzialmente invariato al 39%.

Le attese per un generale miglioramento della domanda interna, la riduzione attesa dei vincoli fiscali e, finalmente, l’ottenimento di benefici dai propri investimenti passati sono state tutte motivazioni citate dalle imprese di servizi come motivi del loro ottimismo.

Questo andamento separato del clima di fiducia nei due settori è coerente con il recente trend dell’indice PMI, anch’esso calcolato dalla società Markit Economics.

L’andamento dei profitti aziendali

Anche l’andamento dei ricavi e dei profitti ha registrato a Giugno un trend simile a quello visto per l’attività aziendale. A livello aggregato, entrambi questi indicatori hanno toccato i livelli minimi dalla metà del 2016.

Il sentiment tra i produttori in merito ai ricavi aziendali ha toccato il livello minimo dall’inizio del 2013, mentre per i profitti le cose vanno relativamente meglio, perché il ritmo è paragonabile a quello dell’inizio del 2016.

Anche in questo caso le imprese dei servizi si sono mostrate più ottimiste di quelle industriali. Tuttavia, anche per loro il sentiment ha toccato i livelli più bassi dal 2016.

Occupazione e investimenti

Nonostante il notevole rallentamento dell’attività, dei ricavi e dei profitti, le aziende hanno mantenuto delle attese tutto sommato positive per quanto riguarda l’occupazione. Nonostante il calo rispetto al +20% del trimestre precedente, in questa edizione dell’indagine il saldo relativo all’occupazione si è mantenuto su livelli molto elevati (+17%).

Non si registrano differenze, se non marginali, tra le imprese industriali e quelle dei servizi.

Nel complesso i piani di investimento sono migliorati leggermente nell’ultimo trimestre: il saldo netto è salito da +11% a +12%. Questo nonostante l’ulteriore peggioramento del clima di fiducia tra i produttori visto in precedenza.

Le attese per l’inflazione

Le imprese intervistate si attendono in larga parte una crescita dei prezzi dei propri fattori produttivi (il saldo medio è pari a +25%), anche se questo indicatore è in calo rispetto al trimestre precedente, quando aveva toccato il massimo storico di +28%. Anche in questo caso le imprese di produzione si attendono una crescita dei costi superiore a quella delle imprese di servizi.

Un certo numero di aziende si attende di poter aumentare i propri prezzi nei prossimi mesi, nel tentativo di proteggere i propri margini di profitto. Il saldo medio di questo indicatore è pari a +10%: tuttavia, il calo rispetto alle +17% del trimestre precedente mostra le forti pressioni competitive che limitano la capacità delle aziende di aumentare i propri profitti.

Tag dell'articolo: PMI

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