Meno ottimismo nel noleggio in Europa

Sentiment del noleggio in Europa secondo Rental Tracker
Sentiment del noleggio in Europa secondo Rental Tracker

Comincia malino il 2016 secondo la prima edizione dell’indagine RentalTracker promossa dalla European Rental Association insieme alla rivista International Rental News.

I rispondenti mostrano infatti livelli di ottimismo in discesa, anche se nella maggior parte dei casi le condizioni dell’attività aziendale sono ritenute stabili.

I risultati, peraltro derivanti da un campione di indagine meno numeroso rispetto alle edizioni precedenti, mostrano una certa correlazione con la situazione più generale dell’economia europea, caratterizzata anch’essa da una crescita asfittica. Anche a causa di questa ridotta partecipazione, la prossima edizione dlell’indagine si terrà non fra tre mesi ma più in là.

Caduta generale

L’impressione che si ricava da questa edizione dell’indagine è di una diffusa riduzione dei livelli di ottimismo del noleggio in Europa. Con riferimento alla situazione attuale, il saldo tra ottimisti e pessimisti resta positivo (+18%), ma si tratta di un valore quasi dimezzato rispetto al +34% di fine 2015. La maggioranza relativa degli intervistati (43%) riporta condizioni di attività stabili.

I noleggiatori francesi sono i più pessimisti del gruppo, mentre quelli tedeschi sono quelli più ottimisti.

Il 37% degli intervistati ha registrato una crescita dell’attività rispetto a tre mesi prima, e una percentuale analoga (38%) una crescita rispetto allo stesso trimestre del 2015. Da questo punto di vista i noleggiatori più ottimisti sono gli spagnoli, mentre i più pessimisti sono nuovamente i francesi. Il saldo complessivo su questa domanda è pari a +15%, e il 42% degli intervistati dichiara una situazione stabile.

La situazione negli investimenti

La domanda sulle intenzioni di investimento in questo trimestre (un parametro rilevante per giudicare le prospettive di crescita effettiva del noleggio) mostra fortunatamente una situazione positiva, in linea con quella del trimestre precedente. Il 39% degli intervistati dichiara di voler aumentare gli investimenti di almeno il 10% nel 2016: questa percentuale era del 38% tre mesi fa.

Da questo punto di vista, si registrano intenzioni di investimento inferiori alla media in Francia, Germania e nei paesi Nordici, e superiori invece in Spagna (di gran lunga tra le nazioni più attive in questo campo, ma anche in fase di ripresa dopo una crisi lunghissima), Regno Unito e Italia.

Il fatto poi che il 50% dei rispondenti preveda di mantenere gli investimenti stabili sui livelli dell’anno scorso è da considerarsi positivo, visto lo scenario di rallentamento dell’economia nel suo complesso.

Lo stesso si può dire delle decisioni in merito alla forza lavoro: il numero di addetti resterà stabile nel 61% delle aziende, ma salirà nel 31%. Nonostante le novità normative del 2015, in Italia su questo fronte si resta purtroppo sotto la media europea.

Le previsioni per i prossimi dodici mesi

Il 43% degli intervistati ha dichiarato di attendersi una situazione abbastanza o molto migliore da qui a un anno. Il 50% degli intervistati di attende una situazione stabile, il che consente di stimare un saldo complessivo pari a +36%.

Il Regno Unito, dove l’86% degli intervistati mostra livelli di ottimismo medi o alti, è il mercato di gran lunga messo meglio. Anche i noleggiatori italiani, fortunatamente, sono piuttosto ottimisti per le prospettive dell’anno a venire.

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