L’Europa cresce, nonostante tutto

Il grafico mostra la correlazione tra l'indice PMI e la crescita del PIL
Indice PMI e crescita del PIL

Fonte: Markit Economics

I dati forniti nell’indagine flash dell’indice PMI europeo (realizzata dalla società Markit Economics) mostra che la crescita del settore produttivo e dei servizi in Europa procede anche ad agosto, nonostante la situazione non facile sul fronte della crisi greca.

La prima lettura (flash, appunto, cioè suscettibile di successive revisioni) dell’indice PMI è di 54,1, superiore al 53,9 di luglio. Per il ventiseiesimo mese consecutivo si registra un valore superiore (anche se non di molto) a 50, lo spartiacque tra crescita e contrazione della produzione. E’ anche uno dei valori più alti degli ultimi anni.

I dati di questo indice vanno in genere abbastanza di pari passo con quelli della crescita del PIL (come si vede dal grafico qui sotto), che secondo gli analisti di Markit dovrebbe crescere in questo trimestre dello 0,4%. Questo valore è basso, ovviamente, ma se contestualizzato nello scenario della continua crisi greca, che ha avuto i suoi momenti peggiori a luglio e agosto, non è disprezzabile.

Il grafico mostra la correlazione tra l'indice PMI e la crescita del PIL

Fonte: Markit Economics

La crescita in periferia

I tassi di crescita migliori si sono registrati in Germania e soprattutto nei paesi della cosiddetta periferia, dove è stato particolarmente positivo l’aumento di nuovi posti di lavoro sia nell’industria che nei servizi, specialmente nei paesi, come il nostro, in cui la disoccupazione è ancora molto alta.

Il grafico qui sotto illustra le performance di Francia (ultimamente sempre al palo rispetto al resto dell’Europa, specialmente nel settore industriale), Germania e altri paesi.

Andamento dell'indice PMI nei principali paesi

Fonte: Markit Economics

Speranze di ripresa continua

Ad agosto la situazione dell’Eurozona resta quindi positiva. Oltre alla crescita dei nuovi ordini e dell’occupazione, sono aumentati anche gli ordini in attesa di produzione, segno che diverse aziende sono al culmine della capacità produttiva, e che c’è spazio per nuovi investimenti produttivi.

Meno positivo è il sentiment presso le imprese dei servizi, anche se la fiducia non è per fortuna scesa sotto i livelli di guardia.

Sul fronte dei prezzi la situazione resta stabile, con leggeri aumenti sul fronte produttivo per il settimo mese consecutivo.

I dati definitivi sull’indice PMI saranno rilasciati il I e il 3 settembre, e saranno l’occasione per avere maggiori informazioni sulla situazione dei vari paesi.

Tag dell'articolo: crisi, mercato e statistiche, PMI

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