C’è ottimismo nel noleggio in Germania

L’Associazione dei noleggiatori tedeschi BBI ha recentemente rilasciato l’aggiornamento dei propri dati sul mercato del noleggio, secondo cui il 2015 è stato in generale positivo per i noleggiatori e rivenditori di macchinari, con possibilità di crescita anche quest’anno.

L’indagine condotta dalla BBI mostra come le aziende abbiano chiuso il 2015 con una crescita dei ricavi. Questa tuttavia è stata dovuta a una crescita più dei ricavi di vendita che da quelli del noleggio, poiché la vendita è stata favorita dalla disponibilità di credito a basso costo e dal clima mite registrato nel corso dell’anno, che ha consentito ai clienti delle costruzioni di utilizzare in modo più continuo le macchine.

In questo mercato non sembrano quindi manifestarsi fenomeni come quelli visti negli USA, dove la crisi ha favorito la penetrazione del noleggio presso i clienti e ora il noleggio è ben posizionato per mantenere le quotate conquistate negli ultimi anni.

Tornando al mercato del noleggio in Germania, il segmento con la crescita maggiore nel 2015, sia per la vendita (+5%) che per il noleggio (+6%), è quello dei carrelli elevatori, che ha beneficiato anche della maggior diversificazione della propria clientela.

Un altro segmento in forte crescita è quello delle piattaforme di sollevamento, anch’esso relativamente diversificato sul fronte dei settori di mercato serviti. Qui i ricavi da noleggio sono cresciuti del 3,5%, anche grazie agli investimenti delle aziende nell’espansione e ammodernamento delle flotte.

Nel frattempo, nel settore generalista i ricavi di vendita di macchinari sono saliti del 2%, e quelli da noleggio dell’1,5%.

Nel complesso, i settori monitorati dalla BBI sono arrivati a produrre ricavi complessivi di 10 miliardi di euro, in particolare grazie all’andamento delle costruzioni residenziali.

Per il 2016, infine, le aziende tedesche intervistate dalla BBI si sono mostrate ottimiste. Il segmento dei carrelli elevatori si attende un aumento dei ricavi del 4,5%, quello delle piattaforme aeree del 3% e quello generalista del 2%.