Aggiornamento sull’economia italiana

L'andamento del PIL italiano
Andamento del PIL italiano

Fonte: Istat

Il documento “L’economia italiana in breve”, pubblicato mensilmente dalla Banca d’Italia, offre una sintesi interessante della situazione del nostro Paese, mediante una selezione di grafici e statistiche provenienti da fonti ufficiali. L’ultimo aggiornamento si trova qui.

Si tratta di una pubblicazione molto interessante, anche se priva di commenti (ma si sa che un’immagine vale più di mille parole), che ha tra i suoi pregi quello di fornire una visione estesa agli ultimi 7-8 anni, in grado di porre molte variabili e molti fenomeni in un contesto più ampio, quello del confronto tra il periodo antecedente la crisi e quelli successivi.

Il documento si apre con un grafico che rappresenta l’andamento del PIL in Italia.

L'andamento del PIL italiano

Fonte: Istat

L’andamento mostra chiaramente come il leggero miglioramento della situazione dell’economia italiana sia ultimamente dovuto quasi esclusivamente al saldo positivo tra esportazioni e importazioni, mentre i consumi ristagnano e soprattutto gli investimenti delle imprese e dei cittadini sono ancora inferiori del 30% a quelli ante-crisi.

Visto così, il grafico dipinge una situazione sicuramente molto negativa. Tuttavia alcuni segnali lasciano sperare per una ripresa, sia pure lenta. Il primo riguarda la produzione e il clima di fiducia dell’industria italiana.

Produzione e clima di fiducia industria italiana

Fonte: Istat

Anche se la produzione industriale è ancora sotto i livelli del 2010, il clima di fiducia delle imprese mostra segnali incoraggianti, e potrebbe rappresentare il preludio a una ripresa maggiore. A questo si aggiunge il fatto che, tanto per le imprese dell’industria che per quelle dei servizi, l’opinione delle aziende intervistate dalla Banca d’Italia nella sua indagine trimestrale mostra che quello attuale è il periodo migliore per fare nuovi investimenti dal 2006.

Andamento dei prestiti bancari in Italia

Fonte: Banca d’Italia

Uno dei motivi alla base della migliorata situazione congiunturale è l’intervento della BCE, che ha spinto le banche a concedere prestiti in misura maggiore, e a tassi progressivamente più convenienti per famiglie e imprese. La maggiore disponibilità di credito, specie in un paese come il nostro dove manca un mercato dei capitali maturo come in altri paesi, costituisce una risorsa mancata fortemente negli ultimi anni di crisi finanziaria. Questa facilitazione, attualmente testimoniata sia dalle imprese che chiedono fondi che dalle banche che li concedono, potrebbe quindi aiutare non poco.

L’altro elemento che potrebbe spingere a creare un circolo virtuoso nell’economia è la lenta ma graduale ripresa dell’occupazione, con progressiva stabilizzazione dei contratti di lavoro. Il circolo virtuoso consiste in un aumento del clima di fiducia, nella disponibilità di redditi più stabili da spendere per consumi o per investimenti. Lo sblocco di numerose giovani famiglie, attualmente non in grado di formarsi pienamente, porterebbe con sé ad esempio una ripresa del mercato immobiliare e del relativo indotto.

E’ doveroso sottolineare infine che il ritorno all’investimento da parte delle imprese è indispensabile per ottenere quei miglioramenti di produttività in grado di aiutare la crescita a mantenersi quantomeno stabile, se non brillante, a parità di tutte le altre condizioni.

Tag dell'articolo: mercato del noleggio

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