Rivoluzione elettrica lontana dalle flotte aziendali

ricarica elettrica flotte aziendali
ricarica elettrica flotte aziendali

L’Osservatorio sulla mobilità aziendale Top Thousand, con il patrocinio di CEI CIVES (Commissione Italiana Veicoli Elettrici Stradali a Batteria, Ibridi e a Celle a combustibili), ha recentemente pubblicato la ricerca “Le Flotte aziendali verso una svolta elettrica…ancora lontana”. La ricerca ha lo scopo di inquadrare il ruolo delle auto elettriche nei parchi auto di medie e grandi imprese.

L’elettrico in Italia resta un business di nicchia: nei primi 9 mesi del 2016 sono stati immatricolati 1.287 veicoli; di questi, il 54% (692) appartiene a flotte aziendali, in particolare a società di noleggio, che dunque già oggi rivestono un ruolo da protagonista. Dall’analisi emerge la preferenza delle grandi flotte per il noleggio a lungo termine (86%) per gestire il proprio parco auto, solo il 12% sceglie l’acquisto.

I motivi principali, secondo gli intervistati, per questi numeri così bassi legati al mercato delle auto elettriche riguardano la scarsa autonomia e una rete di alimentazione distribuita “a macchia di leopardo” su tutto il territorio. Inoltre anche i tempi di ricarica non sono considerati ottimali dalle aziende. C’è inoltre perplessità sul rapporto costi/benefici considerando il costo molto alto degli impianti elettrici installati nelle automobili.

I dati raccolti però lasciano aperta più di una porta ad un futuro sempre più elettrico: il 45% degli intervistati ha affermato di percorrere meno di 100 km al giorno, mentre il 55% ne percorre non più di 200 in media. L’evoluzione delle auto elettriche sta avendo una crescita esponenziale e già con i modelli presenti attualmente sul mercato è possibile percorrere, senza doversi fermare, almeno i 100 km del 45% dei driver.

Il diesel si conferma, seguendo il trend degli ultimi anni, l’alimentazione preferita per il parco auto aziendale rappresentando ben l’88% del totale. C’è però un’importante crescita nei numeri per quanto riguarda le alimentazioni alternative, con metano al 4,5%, GPL al 3,5% e ibrido/elettriche all’1%. Se oggi il diesel la fa da padrone, nei prossimi anni il parco auto potrebbe essere composto più omogeneamente, ma molto dipenderà dalle normative e dagli interventi a sostegno delle tecnologie che verranno proposte dalle istituzioni.

Di fatto”, commenta Riccardo Vitelli, Presidente di Top Thousand, “sono ancora diversi gli step da compiere per vedere crescere significativamente il numero dei veicoli elettrici nelle flotte aziendali. C’è bisogno che tutti gli attori facciano la propria parte: le Case Auto attraverso il lancio di un maggior numero di modelli a prezzi più contenuti e che permettano percorrenze più rilevanti, le Istituzioni, attraverso l’ampliamento dell’attuale rete di rifornimento su tutto il territorio nazionale, gli operatori di noleggio con canoni più sostenibili; non ultimo, i mobility manager dovranno prevedere car policy più premianti per i driver che scelgono questa opzione. Senza questi contributi, l’elettrico è destinato a restare al buio e ad essere un’opportunità mancata ancora per molti anni”.

Tag dell'articolo: gestione della flotta

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