I governi servono ancora?

La solidità del sistema imprenditoriale ed economico
La solidità del sistema imprenditoriale ed economico

Sono reduce da un giro di fiere e convegni dove, a parte constatare ancora una volta la miopia dei singoli organizzatori – i quali piuttosto che lavorare in sinergia preferiscono scegliere di farsi le fiere addosso (a volte in modo così esplicito che non si può più nemmeno parlare di miopia) – dicevo, a parte questo, ho potuto chiacchierare con tante persone su diversi temi. Per terminare l’annotazione sulle fiere, il tema di lavorare insieme e creare spazi comuni di ampio respiro è più che mai importante oggi, dato che le manifestazioni di maggior riscontro sono trasversali e coinvolgono ramificazioni che abbattono steccati tra diversi settori. Intendo dire: se sono un imprenditore interessato all’economia circolare dei materiali di risulta da cantiere, come il calcestruzzo, andrò a Ecomondo o al GIC?

In ogni caso, una delle chiacchierate più interessanti è stata quella fatta con Jose Blanco, manager di Rabuso e noto anche a noi perché segretario generale di alcune associazioni, tra cui quella spagnola dei noleggiatori. Ho invitato Blanco a diffondere il suo “food for thought” all’assemblea annuale di Aideco e, a margine, godendo di alcuni piatti della tradizione piacentina, siamo finiti a parlare di quanto il noleggio in Spagna stia spingendo in termini di volumi e redditività, essendo tornato sui livelli pazzeschi di cinque o sei anni fa, prima del crollo verticale dovuto alla crisi delle costruzioni e dell’industria.

La Spagna cresce senza avere un governoQual è il segreto della Spagna, dato che le analisi previsionali di alcuni soloni del noleggio la davano in crescita lenta per il triennio 2015-2017, a braccetto dell’Italia? Secondo Blanco, i segreti sono semplicemente nei modus operandi, cui si aggiunge un fattore contingente a livello politico. Gli spagnoli creano sinergie, non vendono con logiche mordi e fuggi e cercano un dialogo con tutti i soggetti coinvolti, i cosiddetti stakeholder. Gli imprenditori spagnoli del noleggio, nella fattispecie, sanno spiegare bene a chi muove le leve normative o quelle della dislocazione delle risorse, come sarà possibile crescere insieme. Il fattore contingente è addirittura più evidente e cioè che questa crescita recente (un PIL al 3%, mentre noi siamo da secoli impaludati tra lo zero e qualcosa e lo zero e qualcos’altro, a seconda di chi ce lo racconta) è stata fatta da un Paese senza un governo. Proprio come accadde nella stagione economica migliore del Belgio (e non c’è bisogno di consultare i libri di storia).

La Spagna, quindi, macina numeri positivi senza un governo: Rajoy, rimasto in carica per qualche mese senza maggioranza perché dopo due elezioni non si era ancora giunti a un accordo per formare un nuovo esecutivo, ha ottenuto un mandato e una fiducia solo il mese scorso. Se a questa situazione, affianchiamo una lettura in superficie delle ultime spallate più clamorose alla classe dirigente politica (Brexit, Trump) c’è da chiedersi se avere un governo solido e stabile sia ancora necessario per la crescita economica di un Paese e, se vogliamo, perché questo modello non potrebbe funzionare anche da noi, dato che, comunque, l’instabilità degli esecutivi italiani è tra le principali cause del declino della nostra nazione (che non è solo economico, ma culturale in primis).

Serve ben altro che un governo

Un governo serve davvero?La fiducia si dà alle cose serie, recitava un noto reclame degli anni ’70. E i “mercati” sanno se a meritarla sia una classe imprenditoriale, quando questa si dimostra più seria del proprio governo. Noi probabilmente di serio non abbiamo né l’una e né l’altro. E così, il referendum sulla riforma del Senato è guardato, non solo da noi, come ultima ratio, capace di generare pericoli con conseguenze pesantissime sull’economia, in caso di vittoria dei NO.

Per quel che si è visto fin qui, il dibattito ha evidenziato solamente una qualità scadente della disamina reale dei contenuti da ambo le parti, e tanta manipolazione mediatica per accaparrarsi fette intere di una popolazione forse considerata (a torto o a ragione) composta solo da minus habens. Eppure, la Spagna (dopo il Belgio) insegna che i fondamentali dell’economia non sono così legati a ciò che accade nelle stanze della politica. Soprattutto, che alla fine sono proprio i fondamentali veri, non quelli di carta liquida, ad attirare la fiducia e gli investimenti da parte del mercato internazionale.

Molto più degli slogan politici o dei bau bau lanciati da media e sondaggisti ormai alla frutta.

Tag dell'articolo: noleggio

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