Come risparmiare 1,8 milioni di dollari all’anno

Uso di iPad in impresa di costruzioni
Uso di iPad in impresa di costruzioni

La rivista online americana Business Insider riporta il caso di un’impresa di costruzioni americana, la Rogers-O’Brien di Dallas, che ha iniziato cinque anni fa a utilizzare gli iPad all’interno della propria attività organizzativa. La decisione ha portato notevoli risparmi, che l’azienda (che ha dotato di iPad 190 dei suoi 340 addetti) stima in 1,8 milioni di dollari all’anno.

Uso di iPad in impresa di costruzioni

Gli iPad vengono utilizzati per gestire e in molti casi sostituire le vaste quantità di documenti e materiali cartacei necessari per gestire le attività di cantiere. Solo in termini di stampa, l’azienda stima che i risparmi si aggirano sui 10.000 dollari per ciascun progetto. A questo si aggiungono i tempi di lavoro risparmiati grazie alla possibilità di scambiare i documenti in remoto, senza richiedere ai dipendenti di recarsi nei cantieri per visualizzarli o per portare in loco i documenti aggiornati: questi nel complesso si aggirano intorno alle 55.000 ore.

Ma ovviamente, oltre ai risparmi diretti ci sono i miglioramenti di efficacia e di produttività: quando l’azienda lavorava con documenti cartacei c’erano in giro molteplici versioni dello stesso documento. Di conseguenza, era facilissimo effettuare lavorazioni basate su una versione obsoleta del progetto, il che a volte poteva richiedere di buttare giù e rifare parti di un edificio.

Con l’archiviazione dei documenti nel cloud, invece, tutti ora lavorano con la stessa versione aggiornata. Questo significa che se un ingegnere o un architetto effettua una modifica, questa viene immediatamente trasmessa sul campo sugli iPad degli addetti in cantiere. L’azienda stima che il risparmio di costo per ogni progetto in questo caso sia del 7%.

Progresso per tutti

E’ naturale immaginare che cifre così elevate si riferiscano solo alle medie e grandi aziende. Tuttavia, sarebbe un errore pensare che questi strumenti e questi vantaggi siano appannaggio solo delle realtà più grandi del settore edile.

L’uso delle tecnologie digitali in mobilità, come abbiamo illustrato recentemente in questo articolo, presenta ormai caratteristiche tali da renderlo estremamente “democratico”. In altre parole, sono lontani i tempi in cui per essere sfruttate le tecnologie richiedevano un forte investimento in hardware (ad esempio, server potenti e capaci) e software. Oggi l’evoluzione delle leggi dell’elettronica ha concentrato in smartphone e tablet una potenza di calcolo di diversi ordini di grandezza superiore a quella dei PC di una volta, e l’uso del cloud (l’archiviazione dei dati in remoto) rende possibile accedere ai dati da praticamente ovunque, a costi molto contenuti, accessibili anche a imprese di piccole dimensioni.

Esistono ovviamente alcuni vincoli in termini di complessità delle informazioni visualizzabili sui tablet e delle modalità di interazione con strumenti solo touch, che tuttavia possono essere superati con laptop dotati di analoghe caratteristiche di portabilità. Così come in alcuni cantieri remoti può essere difficile ottenere una buona copertura del segnale dati per Internet. Tuttavia anche questo è un problema sempre più limitato a contesti ridotti.

Più difficili da superare forse sono gli ostacoli legati alla struttura del mercato delle costruzioni in Italia. In un contesto di imprese di piccolissime dimensioni, e di catene di subfornitura e subappalto che privilegiano le imprese composte da pochissime persone, liberi professionisti e imprenditori singoli, diventa difficile far adottare in modo diffuso questi strumenti e godere di una struttura organizzativa unitaria in cui tutti i soggetti coinvolti usano la stessa piattaforma. Senza contare che 5 microimprese da due persone hanno una capacità di investimento inferiore a quella di una singola da 10 addetti.

Ed è un peccato, perché il settore potrebbe ottenere una significativa crescita della produttività delle singole imprese e complessiva.

Tag dell'articolo: edilizia e costruzioni, tecnologia

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