Meno burocrazia, più cantieri

burocrazia cantieri
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Il tavolo Unitario della Filiera delle Costruzioni, composto da Ance, Cna, Confapi Aniem, Casartigiani, Claai, Oice, Anaepa Confartigianato e Alleanza Cooperative italiane – Produzione Lavoro – ha sollecitato il governo a rivedere il testo presentato alle Associazioni di categoria, con alcune correzioni, indispensabili per far ripartire i cantieri, e soprattutto in nome della trasparenza e di una effettiva semplificazione normativa. Una misura urgente, perché la situazione generale è davvero poco rosea.

Nel caso in questione, per il Tavolo congiunto trasparenza significa anche l’esclusione automatica di offerte anomale con un metodo antiturbativa fino a una soglia di 5 milioni di euro. Semplificazione vuol anche dire la conferma dell’obbligo per le concessioni senza gara di affidare l’80% dei lavori al mercato, quindi meno vicoli al subappalto in conformità con le regole europee e l’eliminazione del sorteggio per partecipare alle procedure negoziate, uno strumento che svilisce la qualità delle imprese.

Infatti, come ha sottolineato il presidente di Ance Gabriele Buia, gli stanziamenti, per quanto importantissimi, non sono sufficienti per ridare slancio all’economia di settore, soprattutto perché la burocrazia e le procedure sono ancora troppe e troppo complicate. Servono quindi regole snelle e trasparenti, prima di procedere al decreto correttivo del nuovo Codice degli appalti, uno strumento legislativo che, di fatto, ha quasi bloccato l’attività edilizia, impedendo la conversione in tempi rapidi degli stanziamenti in lavori.

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